Luigi Di Maio: "Se Ue non decide sulla Diciotti noi non diamo più contributi"

Il vicepremier conferma la linea sui migranti: “Governo compatto”. E chiede risposte a Bruxelles

Luigi Di Maio: "Se Ue non decide sulla Diciotti noi non diamo più contributi"

"Sulla gestione dei migranti a bordo della nave Diciotti dico a tutti che il governo è compatto", così Luigi Di Maio taglia corto sulla nave della Guardia Costiera che da giorni si trova nel porto di Catania.

Ma il ministro non si ferma a ribadire l'unità del governo giallo-verde su come gestire il "caso Diciotti", Di Maio - in qualche modo - fa eco a Matteo Salvini: "Se l'Unione Europea si ostina con questo atteggiamento, se domani dalla riunione della Commissione europea non esce nulla e non decidono nulla sulla nave Diciotti e sulla redistribuzione dei migranti, io e tutto il MoVimento 5 Stelle non siamo più disposti a dare 20 miliardi all'Unione europea ogni anno".

Luigi Di Maio, quindi, alza la voce con Bruxelles e osserva che "in questi mesi abbiamo avuto modo di vedere come funziona la linea morbida nei confronti dell'Unione europea e come funziona la linea dura nei confronti dell'Unione europea. Io, sulla linea dura". Anche il vice premier non ha intenzione di abbassare la testa e di sottostare ai voleri dell'Ue. Anzi, la mette con le spalle al muro in vista della decisione di domani.

Intanto, fonti del Viminale fanno sapere che Matteo Salvini ha fortemente apprezzato la presa di posizione e le parole di Luigi Di Maio. E al Tg5 ribadisce la sua posizione: "All'immigrazione l'Italia ha dato abbastanza: 700 mila sbarchi in pochi anni, 130 mila domande di asilo politico che eredito dai governi precedenti. Ho deciso di mettere un freno. In Italia arriva chi ha il permesso di arrivarci quindi questa e altre navi non sbarcano nessuno a meno che l'Europa finalmente non si svegli, faccia la sua parte e accolga come abbiamo fatto noi in questi anni".

E mentre il vice premier spiega la posizione del governo, al molo di Levante del porto di Catania si sono registrati momenti di forte tensione. Un folto gruppo di manifestanti si è gettato per terra impedendo ad un furgone della polizia di accedere alla zona di sicurezza. I manifestanti scandiscono slogan pro migranti e contro i rappresentanti del mondo politico: "Siamo tutti clandestini, siamo tutti clandestini. Freedom, libertà. Siamo tutti antifascisti...". L'area del molo è presidiata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa.

La polizia tiene a debita distanza i diversi gruppi di manifestanti per evitare eventuali tafferugli. Già stamane si erano registrate accese proteste.

Poco distante da questa manifestazione, c'è stato anche un presidio di Forza Nuova per impedire lo sbarco dei migranti.

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