Emmanuel Macron va ancora più a fondo nella sua azione politica contro Donald Trump. Già ispiratore della mozione all'Onu contro Gerusalemme capitale d'Israele sostenuta anche da Londra, Berlino e Roma, ha trovato ieri un punto d'incontro sulla questione anche con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nel corso di un colloquio telefonico, il presidente francese e il collega di Ankara hanno concordato una «stretta cooperazione» sul tema e annunciato l'intenzione di fare comune pressione su Trump affinché faccia marcia indietro.
Erdogan e Macron hanno condiviso la «preoccupazione per l'intera regione» per la scelta degli Stati Uniti. Erdogan ha sottolineato che è dovere di tutta l'umanità preservare lo status di Gerusalemme e ha aggiunto che un passo sbagliato potrebbe avere un impatto negativo su tutta la regione, compreso Israele.
La Francia è storicamente sostenitrice della causa palestinese, mentre Erdogan è da tempo impegnato in un tentativo (piuttosto velleitario in realtà) di rivitalizzare l'antica politica «ottomana» in Medio Oriente.
Al tempo stesso, però, Ankara si sforza di perseguire una politica pragmatica con Israele, nonostante il ruolo dello Stato ebraico nella questione palestinese. Tuttavia ieri Erdogan è tornato ad alzare i toni, definendo Israele «uno Stato occupante che spara su giovani e bambini diffondendo il terrore» e dicendo a Trump che «non basta la forza per avere ragione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.