Di Maio blocca il massone Vitiello: "È game over"

Dopo le polemiche su Vitiello, il candidato premier chiede un passo indietro

Di Maio blocca il massone Vitiello: "È game over"

Aveva rigettato le accuse Catello Vitiello, dicendo nella serata di ieri di non avere "intenzione di ritirare la candidatura" all'uninominale in Campania con il Movimento 5 Stelle per un posto candidato all’uninominale in Campania. Perché a gravare su di lui era l'appartenenza alla loggia massonica napoletana La Sfinge, aderente al Grande Oriente d'Italia. Un'affiliazione che per stesso dire di Luigi Di Maio era criterio di automatica esclusione per un grillino.

"In M5S razzisti, omofobi e massoni non sono ammessi", aveva detto il candidato premier a cinque stelle. Parole che Vitiello non deve avere intuito, se è vero che ancora ieri diceva "vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me".

Non i vertici del Movimento, a quanto pare. "Per quanto ci riguarda è una persona che non ci aveva detto di far parte di una loggia massonica e per questa ragione non può stare nel movimento.

Gli abbiamo inibito l'utilizzo del simbolo e quindi per lui è game over", ha detto oggi Luigi Di Maio.

Una questione risolta per i grillini, ma anche un altro candidato in meno, dopo il passo indietro di Dessì a Frascati e degli ex deputati Andrea Cecconi e Carlo Martelli.

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