"Ho preso la mia decisione, rinfrancato dal fatto che ci fosse consenso unanime attorno al mio nome per la mia carriera giornalistica, per il profilo accademico e non da ultimo per il percorso al Corriere del Ticino, visto come sinonimo di garanzia intellettuale e di indipendenza giornalistica". Intervistato dal Corriere del Ticino, del cui gruppo è amministratore delegato, Marcello Foa torna a parlare della decisione del governo di proporlo come presidente della Rai. Una rivoluzione a viale Mazzini che l'esecutivo giallo-verde vuole imprimere con la figura dell'ex responsabile del Giornale.it come presidente e con quella di Fabrizio Salini nel ruolo di amministratore delegato.
"Tutto è avvenuto molto all'improvviso" spiega Foa. "Sono stato contattato da Roma e mi è stata chiesta la disponibilità a ricoprire un incarico molto prestigioso in Rai", tuttavia "non era ancora una proposta ufficiale ma un sondaggio di disponibilità". Foa pensava "che la cosa avrebbe necessitato di tempo", invece "venerdì mattina, per il mio stupore, mi è giunta una telefonata nella quale mi si comunicava che c'era consenso unanime sul mio nome e che sarei quindi stato proposto al consiglio dei ministri". In un attimo la vita è cambiata: "Ho dovuto decidere sui due piedi. Sono onorato per come si è sviluppata la vicenda, ma anche colpito e un pò frastornato".
Sul suo nome, però, è già partito l'assalto della sinistra. Il Pd e Leu hanno rivolto un appello a Forza Italia a non votare l'allievo di Montanelli per la presidenza della Rai. Il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, afferma: "Ci opporremo in tutti i modi all'elezione di Marcello Foa a presidente della Rai. Ci appelliamo a tutte le forze di opposizione affinché impediscano che un amico di Putin, un giornalista-editore che ha fatto campagne contro i vaccini, diffuso fake news, ingiuriato il capo dello Stato, possa presiedere il servizio pubblico. Come ha detto il collega Faraone, il 1 agosto daremo battaglia". In una nota, invece, Leu si rivolge agli azzurri: "Forza Italia non voti in Commissione di Vigilanza Rai Marcello Foa Presidente della Rai", scrive il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro. "Un voto favorevole rappresenterebbe un clamoroso regalo alla destra sovranista e populista, a meno che Forza Italia non voglia definitivamente arrendersi e consegnarsi a Salvini". E ancora: "La legge assegna un compito fondamentale alla Commissione di Vigilanza Rai nella individuazione di un Presidente della Rai di equilibrio e garanzia e non palesemente di parte: l'esatto contrario del profilo di Marcello Foa. Mercoledì prossimo questo compito la Commissione di Vigilanza Rai può e deve esercitarlo fino in fondo".
Ma Marcello Foa è pronto a iniziare il suo mandato. "Ora volto pagina - dice - con l'intento di rinnovare la Rai e di riportarla al suo vecchio splendore, non solo giornalistico ma di contenuti in generale".
E ancora: "Ho sempre ammesso di essere soprattutto un giornalista, di avere questa meravigliosa professione nel sangue, e d'ora in poi questa mia passione verrà esercitata ancora di più, ma per permettere ai colleghi della Rai di lavorare nel migliore dei modi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.