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Mattarella è il nuovo capo dello Stato

È il dodicesimo presidente della Repubblica italiana. La prima dichiarazione: "Penso alle difficoltà degli italiani"

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Sergio Mattarella è il dodicesimo presidente della Repubblica italiana. Alla quarta votazione (la prima con il quorum a quota 505), il siciliano ce l'ha fatta e ha ottenuto 665 voti. Il tutto grazie ai voti di Pd, Sel e Ncd. Forza Italia ha votato scheda bianca, mentre i grillini hanno optato per Imposimato. Per alcuni è la figura ideale, per altri è un profilo grigio ma inattaccabile, per altri un uomo di poche parole.

È durata quasi quattro minuti la standing ovation nell’Aula di Montecitorio dopo che Sergio Mattarella ha raggiunto il quorum per la elezione a presidente della Repubblica. Un vero e proprio boato che è andato avanti per un po'. Tutta l’Aula della Camera in piedi tranne M5S e Lega ad applaudire per l'elezione. Finito il battimani, la presidente Laura Boldrini ha ripreso lo spoglio delle schede.

"Buon lavoro, Presidente Mattarella! Viva l’Italia". Così su twitter il premier Matteo Renzi appena in aula alla Camera è scattato l’applauso per l’elezione di Sergio Mattarella.

Dopo la proclamazione, Laura Boldrini è andata alla Consulta per comunicare a Mattarella l'elezione. "Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. È sufficiente questo", ha detto brevemente il nuovo Presidente.

Ma chi è il nuovo capo dello Stato? Viene descritto come una persona schiva e riservata. Democristiano di lungo corso, è un politico siciliano nato a Palermo nel 1941, figlio del già ministro Bernardo e fratello di Piersanti, ucciso dalla mafia nel gennaio 1980 mentre ricopriva la carica di presidente della Regione Siciliana. Vedovo, ha tre figli (uno di loro ha fatto politica in Sicilia ed è stato candidato alle primarie per la segreteria regionale nel 2009 appoggiato da Bersani; un altro lavora al ministero della Funzione pubblica ed è capo dell’ufficio legislativo di Marianna Madia).

È stato deputato dal 1983. Nel 2006 ha ricoperto l'incarico di ministro dei rapporti con il Parlamento, ministro della Pubblica istruzione nel sesto governo Andreotti, da cui si dimise nel 1990 a causa dell’approvazione della legge Mammì sulla disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato in Italia e ministro della Difesa. È stato l'artefice della nascita del Partito Popolare italiano negli anni successi a Tangentopoli. Dal 2011, è giudice della Corte costituzionale.

Ha abolito la leva obbligatoria e il suo nome è legato alla legge elettorale, il Mattarellum, adottata dal 1994 al 2001 e poi rimpiazzata dal Porcellum.

Il presidente Sergio Mattarella ha scelto le Fosse Ardeatine - dove si è recato oggi pomeriggio in visita privata - come primo atto dopo la sua elezione.

Dopo essersi fermato in raccoglimento nel luogo dell’eccidio compiuto dai nazisti nel quale furono trucidate 335 persone ha rilasciato la seguente dichiarazione: "L’alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l’odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà
battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore".

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