Mattarella: "La pace da preservare e coltivare"

Il 4 novembre è la giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, ma è anche il giorno nel quale le istituzioni, e tutto il Paese, rendono omaggio ai tanti caduti che hanno speso la loro vita per la libertà della nostra nazione.

Mattarella: "La pace da preservare e coltivare"

Il 4 novembre è la giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, ma è anche il giorno nel quale le istituzioni, e tutto il Paese, rendono omaggio ai tanti caduti - noti e ignoti - che hanno speso la loro vita per la libertà della nostra nazione. Ieri, come tutti gli anni, la cerimonia è stata celebrata dalle più alte cariche dello Stato all'Altare della Patria, a Roma, davanti al Milite Ignoto. «Rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all'Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico. La pace è un valore da coltivare e preservare più che mai», ha scritto in un messaggio il Presidente della Repubblica che ha partecipato alla celebrazione di Piazza Venezia per poi spostarsi a Bari. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il premier Giorgia Meloni: «E' un momento che unisce e un momento che ci unisce a tutte le persone che per difenderci e per la nostra credibilità, si sono sacrificate». «Non c'è onore più grande di servire un Paese - ha commentato il ministro della Difesa, Guido Crosetto -. Le Forze Armate furono protagoniste di quell'eroico percorso portato a compimento con la vittoria del 4 novembre, così come lo sono oggi, in continuità con quegli ideali, ma fortificati dai valori della Costituzione repubblicana, a costante presidio della nostra sovranità, della nostra sicurezza e della nostra libertà». «É a loro che dobbiamo memoria e gratitudine - ha ribadito il presidente del Senato Ignazio La Russa -. Parliamo di memoria di coloro che sono caduti nel nome della Patria». Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito ha voluto lanciare un messaggio agli studenti: «La Grande Guerra fu una tragedia immane.

Dobbiamo tuttavia onorare quei ragazzi, quegli italiani, che in nome di un ideale alto e nobile (l'unità di un popolo, la conclusione del Risorgimento), hanno sacrificato la propria vita. Il loro ricordo deve indurci ad apprezzare ancor più profondamente la pace e la libertà».

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