Meloni riallaccia il dialogo con i sindacati: "Vogliamo sostenere le nuove imprese"

"Bonus da 100 euro a gennaio e sgravi di due anni per assumere giovani e donne"

Meloni riallaccia il dialogo con i sindacati: "Vogliamo sostenere le nuove imprese"
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«Bonus da 100 euro a gennaio e sgravi di due anni per assumere giovani e donne». Il giorno dopo l'annuncio della candidatura alle Europee Giorgia Meloni riaccende il motore governativo e convoca a Palazzo Chigi i sindacati per un doppio appuntamento. In calendario c'è un incontro sia con i sindacati italiani per fare il punto sui «provvedimenti per il mondo del lavoro» di cui si occuperà oggi il Consiglio dei ministri, ma anche un confronto con quelli europei in vista del G7 di giugno.

Per il governo, partecipano oltre alla premier, Matteo Salvini, e i ministri Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti (nella foto) Marina Calderone, Adolfo Urso, Maurizio Leo e Alfredo Mantovano. Per le organizzazioni sindacali sono presenti Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cida, Cisal, Confintesa, Confsal e Usb. La premier, come già avvenne lo scorso anno in prossimità del Primo Maggio, vuole tornare a occuparsi di salari e occupazione e vuole lanciare un segnale di attenzione verso le confederazioni. In particolare nel menu governativo c'è la super deduzione sulle assunzioni che prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%, una maggiorazione al 130% per giovani, donne e soggetti già beneficiari del Reddito di cittadinanza.

Giorgia Meloni sottolinea come «la riforma miri ad accelerare l'attuazione delle politiche di coesione che prevedono per la nostra nazione, 75 miliardi di euro di cui 43 di risorse europee». «Sono previste - spiega - misure per sostenere l'occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati. Tali misure prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni». Nelle intenzioni dell'esecutivo c'è soprattutto la volontà di «sostenere la nascita di nuove imprese nel mezzogiorno e nel centronord attraverso una misura dedicata ai soggetti attualmente disoccupati». Iniziative che inizieranno a prendere forma oggi quando in Consiglio dei ministri, nell'ambito dell'attuazione della delega fiscale, «porteremo un decreto legislativo che ci permetterà di erogare, a gennaio 2025, un'indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali. Ho letto questa mattina che qualche giornale lo ha definito Bonus Befana, perché verrà erogato all'inizio dell'anno prossimo. In questi sedici mesi abbiamo scelto di concentrare le risorse per interventi di carattere redistributivo».

L'altro fronte è quello europeo. Giorgia Meloni riceve una delegazione del Labour7, il formato che riunisce le organizzazioni sindacali delle Nazioni G7 e dell'Ue. Un confronto cui prendono parte Giulio Romani, segretario della Confederazione europea dei sindacati (Ces), Veronica Nilsson, segretario generale del Comitato consultivo sindacale dell'OCSE (Tuac), Luc Triangle, segretario generale della Confederazione sindacale internazionale (Csi), Luigi Sbarra (foto in basso), segretario Generale Cisl, Pierpaolo Bombardieri, segretario Generale Uil, e Francesca Re David, segretario confederale Cgil. Gli esponenti sindacali consegnano alla Meloni una dichiarazione contenente le raccomandazioni ai Leader G7 in vista del Vertice fissato in Puglia dal 13 al 15 giugno.

Il presidente del Consiglio presenta l'agenda del summit, soffermandosi in particolare sulla volontà della Presidenza italiana di concentrarsi sull'impatto dell'intelligenza artificiale sul mondo del lavoro. Un passaggio storico che impone la presa di coscienza della necessità di riscrivere le regole per affrontare con i giusti strumenti la sfida tra capitale umano e capitale tecnologico.

«È positivo che agli incontri intergovernativi in vista del G7 sia stato affiancato un momento di confronto con le parti sindacali», commenta Sbarra. «La presidenza italiana è una grande opportunità per promuovere un cammino di inclusività e rilancio dello sviluppo».

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