L'aria densa di gas, lasciato volutamente aperto dopo aver annunciato alla figlia l'intenzione di farla finita. Poi la deflagrazione, che si è sentita distintamente in tutto il paese.
Ma Francesco Manfrin, 43 anni, che abita a Palestro, in provincia di Pavia, non ce l'ha fatta a realizzare il suo piano di morte. In compenso il suo gesto, che lo ha condotto in ospedale, ha ferito anche una coppia di vicini, rimasti loro malgrado interessati dalla deflagrazione.
È accaduto sabato alle 20.50 in una palazzina di due piani. Non sembrerebbe un gesto improvvisato, quello di Manfrin, che probabilmente già da tempo meditava di togliersi la vita. Sabato ha preso il coraggio e ci ha provato. Prima ha mandato un messaggio alla figlia. Solo poche parole, legate insieme in un vocale su wathsapp, in cui le spiegava perché e come si sarebbe suicidato di lì a poco. Poi ha chiuso accuratamente tutte le finestre, per evitare che il suo piano fallisse. Ha così aperto il gas, fino a quando l'aria si è saturata.
All'improvviso l'esplosione, che ha sconvolto il piccolo centro della Lomellina. Le fiamme si sono impadronite della casa, che nello scoppio è rimasta smembrata, con i muri totalmente lacerati. Sul posto sono arrivati immediatamente i vigili del fuoco e i soccorritori.
Il quarantatreenne è rimasto ferito in modo grave ed è stato trasportato in elisoccorso al Centro grandi ustionati dell'ospedale Niguarda di Milano in codice rosso. Ha ustioni su tutto il corpo ed è in prognosi riservata. Nell'esplosione è rimasta ferita anche una coppia, che viveva a fianco. Marito e moglie, 71 e 60 anni, in stato di choc, sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti. Coinvolti anche due cani di piccola taglia.
I due appartamenti sono stati dichiarati subito inagibili dai vigili del fuoco, mentre in strada si erano riversate una cinquantina di persone impaurite e incredule per
quanto era appena accaduto. Dei rilievi si stanno occupando i carabinieri di Vigevano, anche se le indagini sembrano indirizzate in un unico senso, dopo la notizia del vocale che l'aspirante suicida ha mandato alla figlia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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