Ministri, scontro sull'Economia. Lega: "Savona. No a piano B"

Il premier incaricato al Colle per un incontro informale. Salvini: "Davvero arrabbiato"

Ministri, scontro sull'Economia. Lega: "Savona. No a piano B"

Giuseppe Conte dopo una mattinata intensa di incontri con Visco, Salvini e Di Maio, è salito al Quirinale. Secondo fonti vicine al premier incaricato, Conte si srebbe recato al Colle per un colloquio "informale" con il presidente della Repubblica. Di fatto il nodo sa sciogliere resta sempre la casella dell'Economia con il nome di Paolo Savona, il prof anti-euro in pole position per Lega e M5s per il dicastero di via XX Settembre. Scelta questa che non sarebbe gradita al Qurinale e da qui il braccio di ferro tra maggioranza e Colle per il nome del titolare del Tesoro. Conte ha deciso nel pomeriggio di avere un faccia a faccia proprio con il presidente della Repubblica per riferirgli degli sviluppi "sull'incarico ricevuto".

Secondo fonti del Movimento Cinque Stelle il premier in pectore non scioglierà nella giornata di oggi la riserva. A quanto pare la lista dei ministri non dovrebbe arrivare nella giornata di oggi. È molto più probabile che la squadra di governo possa essere presentata a Mattarella nella giornata di domani. Il giuramento dei ministri potrebbe anche slittare alla giornata di lunedì. Di certo il colloquio tra Mattarella e Conte molto probabilmente potrebbe avere in agenda un passaggio sulla lista dei ministri. Il nodo da sciogliere resta sempre quello di Savona. Sulla poltrone dell'Economia si sta consumando un vero e proprio scontro.

"Sono davvero arrabbiato". Così su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini, posta poche parole senza ulteriori spiegazioni. E tra i "mi piace" spunta quello, significativo, di Luigi Di Maio. Dopo il Quirinale, Conte ha raggiunto la sala del governo della Camera per conversazioni telefoniche e contatti.

Non c’è "alcun piano B" all’ipotesi di Paolo Savona all’Economia e, se permane questo "veto molto

forte", il Quirinale "si prenderà la responsabilità di bloccare la nascita di un governo" i cui partiti di maggioranza sono stati votati dagli elettori, fanno sapere fonti leghiste, dopo il post serale di Matteo Salvini.

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