Il Miramonti di Cortina costretto a chiudere. La denuncia "sospetta"

In mezzo alla strada 200 ospiti. La soffiata dell'albergatore rivale: "Pronto a comprare"

Il Miramonti di Cortina costretto a chiudere. La denuncia "sospetta"
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«Nemmeno molto», commentava ironico e squattrinato Alberto Sordi nei panni (fintissimi) del Conte Max, facendo un check in last minute all'hotel Miramonti Majestic di Cortina. Già allora, per il Capodanno del 1957, il prezzo esoso per la «camera con salottino» e poi lo scambio di bagagli da cui nascevano tutte le sue gag, avrebbero dovuto far capire che i servizi dello storico albergo di Cortina potevano essere migliorati. Peccato che dopo di lui, sia 007, alias Roger Moore, e poi Ranieri di Monaco, Brigitte Bardot, ministri, teste coronate e, ultimamente, anche il governatore Luca Zaia e il ministro Gennaro Sangiuliano si siano, invece, trovati a loro agio fra le atmosfere fané di una grandeur che evidentemente non è più. Perché è bastato scostare una tenda di quel gioiellino di primo Novecento per trovare cose che oggi non supererebbero le eliminatorie del più famoso dei reality show sull'hotellerie. Quattro hotel? Più che altro quattro alberghi e un funerale a questo storico locale che in 48 ore - mentre a Cortina si stanno svolgendo le gare di coppa del Mondo di sci alpino - dovrà far sloggiare dipendenti e personale, ma soprattutto oltre 200 ospiti, da riproteggere come si dice in gergo - e chiudere i battenti.

Ieri mattina è stato il sindaco Gianluca Lorenzi ad entrare nella storica reception per notificare quanto ribadito in un atto della Prefettura di Belluno in un documento del 17 gennaio che si rifaceva all'ultimo sopralluogo di inizio anno dei vigili del Fuoco. Infiltrazioni alle pareti, festival di fili elettrici scoperti, tende non ignifughe, prese sprotette, moquette imbevuta di acqua dovuta a perdite degli impianti, molti non a norma, come quello anti incendio. Ecco alcuni dei «comfort» forse meno richiesti di queste 105 camere super lusso sulla carta, con piscina, campo da Golf e un conto che può aggirarsi sulle 6mila euro a settimana, bassa stagione si intende. Le segnalazioni sono state diverse: le più assidue portano la firma forse non del tutto disinterassata - di Matteo Corsini, immobiliarista con studio a Regent Street a Londra che nell'estate 2022 ha prenotato una camera come un normale cliente per poi documentare tutti i nei della struttura. Imprenditore del campo alberghiero si è detto da subito disposto ad acquistare l'immobile per donargli nuova vita e nuovo decoro.

I vigili del Fuoco, intanto hanno messo in atto quanto il Comune della perla del Cadore aveva già chiesto da tempo con la sospensione della licenza agli storici proprietari. Secondo il primo cittadino, l'albergo avrebbe già dovuto essere chiuso ma non ha nemmeno fermato per tempo le nuove prenotazioni. Di più, il proprietario è il gruppo trevigiano Getur Hotels che fa capo a Efrem Zanchetta, conosciuto anche per magazzini di abbigliamento: a lui era già stato chiesto di prendere provvedimenti fin dalla fine di settembre, appena conclusa la stagione estiva. Eppure in questi giorni si è detto amareggiato e incredulo: «Stavamo risolvendo alcuni aspetti logistici e burocratici, non ci aspettavamo un simile trattamento».

«È indubbio che in questo periodo, con i Giochi del 2026 all'orizzonte, Cortina stia attirando l'interesse degli investitori. Questo clamore, da un lato, ci inorgoglisce, dall'altro ci investe anche di una grande responsabilità.

Sono fiero di rappresentare un'associazione di imprenditori seri, attenti e lungimiranti», la diplomatica posizione di Stefano Pirro, presidente degli albergatori di Cortina.

Perché si sa, il conte Max potrebbe tornare e stavolta potrebbe essere quello vero e pretendere quella camera di loggia.

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