Il mondo mette a dieta i poliziotti

L'Inghilterra fa da apripista. Dall'Africa agli Usa si corre ai ripari: per gli agenti più ginnastica e alimentazione mirata

Il mondo mette a dieta i poliziotti

Sono famosi nel mondo per il loro caratteristico casco nero, recentemente mandato in pensione a favore di un più pratico cappello con visiera, e per il manganello che utilizzano con disinvoltura. Ma non tutti sanno che i bobby inglesi da qualche tempo devono fare i conti con più prosaici problemi di ciccia: se il loro giro vita non scende sotto una certa soglia rischiano di vedere compromessa la propria carriera nelle forze dell'ordine.

Senza dieta e ginnastica addio al lavoro. L' aut aut arriva da uno che di forma fisica se ne intende, Sir Bernard Hogan-Howe, sportivissimo e salutista capo di Scotland Yard. Il numero uno della polizia metropolitana di Londra non è per niente tenero con gli agenti sovrappeso, in un Paese che ha una delle più alte percentuali di adulti obesi al mondo. «Non c'è posto per loro», dice commentando i risultati delle visite mediche alle quali sono stati sottoposti i bobby per verificare le loro condizioni fisiche da quando, qualche anno fa, quello dei poliziotti grassi ha cominciato a diventare un problema cui porre rimedio. In Gran Bretagna e in altri Paesi. I risultati della campagna non sono stati soddisfacenti. Così Scotland Yard è subito corsa ai ripari. E non solo per una questione di immagine, che pure conta. Ma anche e soprattutto perché la gente dai poliziotti si aspetta di essere aiutata e per certe cose ci vuole il physique du rôle. Del resto le norme della polizia londinese sono chiare: dopo tre visite dall'esito negativo sei fuori.

«Penso che ognuno abbia dei doveri nei confronti dei colleghi e le persone che chiedono aiuto - sostiene Hogan-Howe - vogliono poliziotti in forma, non qualcuno che arranca per la strada, che arriva tardi e che quando arriva non riesce neanche più a respirare. Se questi poliziotti non recuperano la linea, allora non abbiamo un lavoro per loro». I test obbligatori di idoneità fisica introdotti l'anno scorso non sono bastati a contrastare il fenomeno, così il capo di Scotland Yard ha chiesto l'introduzione di standard più elevati.

Quello dei poliziotti obesi non è un problema solo inglese. In Messico gli agenti ciccioni li hanno messi direttamente a dieta. Un regime speciale preparato dalle stesse autorità nell'ambito di un programma, volontario, pensato apposta per affrontare il fenomeno dell'obesità tra le forze dell'ordine, dopo che uno studio aveva dimostrato che il 70 per cento dei poliziotti della megalopoli messicana erano troppo grassi. La dieta sarebbe stata un successo e circa 1.600 agenti sarebbero dimagriti tra i 5 e i 12 chili. A dieta anche la polizia del Punjab, in Pakistan. Agli agenti è stato imposto di riportare il loro girovita sotto i 96 centimetri pena la rimozione dagli incarichi sulle strade. I poliziotti vietnamiti hanno ricevuto un vero e proprio ultimatum dal loro capo: sei mesi di tempo per allenarsi e perdere peso, altrimenti addio divisa. In Sud Africa, invece, Paese con un tasso di criminalità elevatissimo dove poliziotti in forma in grado di sostenere un corpo a corpo sono una necessità, hanno puntato tutto sul fitness, obbligando gli agenti ad allenarsi con un mix di boxe, corsa, palestra e aerobica. Tolleranza zero e allontanamento dal corpo per chi non raggiungeva gli obiettivi.

E in Italia? Da noi ci ha pensato l'allora ministro della Pubblica amministrazione Renato

Brunetta a prendersela con i «poliziotti panzoni». Nulla a che vedere con la ciccia in eccesso, in questo caso, ma un modo per sottolineare la necessità di mandare gli agenti per le strade e dire addio a quelli «burocrati».

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