I ribelli siriani che hanno rovesciato Bashar al-Assad con un'offensiva lampo «hanno garantito» la sicurezza delle basi militari russe in Siria. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe Tass e Ria Novosti, citando fonti del Cremlino, dopo che Mosca ha fatto sapere di aver concesso «asilo politico per questioni umanitarie» al presidente deposto, da sempre alleato di Mosca. «I funzionari russi sono in contatto con i rappresentanti dell'opposizione armata siriana, i cui leader hanno garantito la sicurezza delle basi militari e delle istituzioni diplomatiche russe sul territorio siriano», ha dichiarato la fonte alle agenzie di stampa statali Tass e Ria Novosti. La Russia ha anche annunciato di aver chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu oggi per discutere della situazione in Siria, dopo che i ribelli guidati dagli islamisti radicali hanno rovesciato il regime di Bashar al-Assad.
«In relazione agli ultimi eventi in Siria, la cui profondità e le cui conseguenze per il Paese e per l'intera regione non sono ancora state valutate, la Russia ha richiesto consultazioni urgenti a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», ha dichiarato su Telegram il vice rappresentante della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitri Polianski, precisando che la riunione si terrà oggi. La Russia «ha sempre sostenuto la ricerca di una soluzione politica per risolvere la crisi siriana» e chiede che «vengano ripresi i negoziati sotto l'egida dell'Onu».
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