Mosca colpisce Kiev e Odessa, scambi di accuse per gli attacchi al gas

La speranza di tregua si scontra con i continui raid: pioggia di droni sull'Ucraina. Esplosioni nel Kursk

Mosca colpisce Kiev e Odessa, scambi di accuse per gli attacchi al gas
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«Sarà un incontro tecnico, escludo che verranno affrontati argomenti di ordine politico, così come non sono previsti contatti con la delegazione russa». Georgiy Tykhy, portavoce del ministero degli Esteri, anticipa i temi dell'atteso summit tra Stati Uniti e Ucraina in programma lunedì a Gedda. L'Ucraina, la cui delegazione in Arabia Saudita sarà guidata dal ministro della Difesa Umerov, si aspetta almeno un accordo su una tregua parziale con la Russia per quanto riguarda il settore energetico, le infrastrutture e il Mar Nero. Dopo la telefonata con Trump, Putin aveva ordinato all'esercito di sospendere gli attacchi alle infrastrutture ucraine, e Zelensky si era in qualche modo accodato, ma anche lui solo a parole. All'atto pratico non è cambiato ancora nulla, e ieri i due eserciti hanno dato vita ad una nuova serie di attacchi multipli. «L'ordine di Putin è tutt'ora in vigore», dichiara il portavoce del Cremlino Peskov. Purtroppo le sue parole si scontrano con una realtà ben diversa. Kiev e Mosca si sono accusate a vicenda di aver attaccato la strategica stazione di misurazione del gas di Sudzha, occupata dalle forze ucraine dall'estate del 2024 nel Kursk, e che permetteva di trasportare il gas russo in Europa attraverso il territorio ucraino. Le tv di Mosca hanno pubblicato immagini della stazione in fiamme, accusando l'esercito ucraino di esserne responsabile. Il capo di Stato Maggiore di Kiev Andrii Hnatov si è affrettato a rivelare «l'ennesimo atto di propaganda del Cremlino. La stazione è stata bombardata più volte dagli stessi russi».

Zelensky intanto ha denunciato un'ondata di aggressioni con 200 droni e bombe guidate da parte russa su molte regioni dell'Ucraina e ha chiesto «un'azione di massima pressione su Mosca per impedirle di prolungare la guerra». Nel blitz notturno sono state messe sotto tiro le regioni di Zaporizhzhia, Sumy, Kiev, Khmelnytskyi e Chernihiv. Un altro raid russo con droni killer ha investito Odessa, danneggiando infrastrutture civili e causando incendi su larga scala. Nel pomeriggio gli occupanti hanno condotto un attacco aereo su Krasnopillia, nel Sumy, martellata anche perché unica area di ripiegamento dei soldati ucraini cacciati dal Kursk. I russi segnalano che droni di Kiev continuano a schiantarsi a ridosso della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

«Gli attacchi in Ucraina dimostrano che la Russia non condivide il desiderio di pace», dice il presidente francese Macron. Dalla Casa Bianca Trump rassicura di aver «tracciato le linee guida per un accordo in Ucraina», e Zelensky chiede «azioni veloci e concrete a partite da lunedì a Jeddah».

Il presidente ucraino è convinto che Mosca non voglia saperne di negoziare e considera l'incontro avvenuto ieri a Pyongyang tra il presidente Kim Jong-Un e il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Shoigu «un vertice per ufficializzare l'invio di nuove truppe nordcoreane sul nostro territorio». Sulla possibile carta Onu spiega che «non sarebbe in grado di garantire sicurezza nel caso di nuova invasione russa. La sua missione di mantenimento della pace non può essere un'alternativa a un contingente militare».

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