La crisi dei mutui subprime potrebbe riaccendersi in Europa. È l'allarme lanciato dalla Fabi, il principale sindacato dei bancari italiani, che ieri ha pubblicato un'analisi sui tassi applicati ai mutui e al credito al consumo in Italia, Francia, Spagna e Germania. Nei primi sette mesi dell'anno in corso, i finanziamenti alle famiglie e alle imprese sono cresciuti in media dello 0,4%, ritmo inferiore alla media dell'ultimo quinquennio (+1,2%). Per i mutui ipotecari, il rallentamento è stato ancora più evidente perché nel corso del 2022 molteplici fattori di incertezza hanno peggiorato il clima di fiducia. Il credito alle famiglie nel solo mese di agosto è diminuito complessivamente di 633 milioni (-298 milioni per i mutui ipotecari).
L'analisi dei tassi per scadenza del prestito evidenzia che il costo del credito per le famiglie italiane è superiore in media di 18 punti base per un mutuo ipotecario con scadenza compresa tra 1 e 5 anni, fino ad arrivare a 32 punti base per uno stesso prestito a oltre 10 anni. Nel dettaglio, per i finanziamenti dedicati all'acquisto della casa è richiesto un tasso di interesse medio del 2,53% per scadenze da 5 a 10 anni, contro un livello medio dell'1,32% delle famiglie francesi. Anche per le scadenza superiori a 10 anni, l'Italia (2,39%) è seconda alla sola Germania (3,04%), che vanta il primato in tutte le fasce temporali.
Nel 2021 le compravendite di immobili residenziali hanno raggiunto quota 672mila unità secondo l'Agenzia delle Entrate. Il Monitor del mercato dei mutui di Intesa Sanpaolo ha evidenziato che l'anno scorso le erogazioni a tasso fisso hanno rappresentato l'83% del mercato che includendo le rinegoziazioni tocca i 66 miliardi di euro. Il tasso variabile, quindi, ha interessato solo il 17% dei contratti. Ma per dare un'idea dell'incremento dei costi basti pensare che a dicembre dell'anno scorso il tasso medio applicato si attestava all'1,4% (1,34% il variabile e l'1,44% il fisso), mentre oggi le offerte sul tasso variabile si attestano tra il 2,35% e 3,68%.
Alcuni siti di comparazione hanno evidenziato come stia aumentando il ricorso alle surroghe perché l'ultimo rialzo della Bce (connesso alla tendenza rialzista del tasso Euribor, indicativo per i variabili) abbia fatto aumentare una rata decennale di un'ipoteca da 100mila euro di 150 euro rispetto a inizio anno. Secondo un'indagine di mUp Research e Norstat, 2,4 milioni di italiani hanno dichiarato di aver avuto difficoltà da inizio anno a rimborsare il mutuo e 218mila hanno addirittura saltato una o più rate, mentre altri 780mila potrebbero essere costretti a farlo se le rate continueranno a salire.
Ecco perché la Fabi ha criticato «la rapidità» con cui si sta realizzando il rialzo dei tassi dell'Eurotower in quanto «comincia a generare un clima di sfiducia, con forti implicazioni sociali e finanziarie per famiglie e imprese».
I tassi di interessi sui mutui potrebbero superare il 5%, avverte il segretario Fabi Lando Maria Sileoni, invitando il governo ad «aiutare i giovani potenziando il Fondo di garanzia prima casa e la Banca d'Italia a vigilare sulle banche, che sono tenute a svolgere il proprio ruolo sociale fino in fondo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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