"Ho fatto in tempo ad avere un futuro", risuona dalle casse dell'impianto piazzato sul palco della terrazza del Nazareno, sede nazionale del Partito democratico.
Matteo Renzi ha trionfato alle primarie e torna a fare il segretario del partito, nel segno - ha spiegato - "dell'umiltà" e "della responsabilità". "Il congresso non è la rivincita, è l'inizio di una pagina nuova", ha detto l'ex premier, "È un foglio bianco quello davanti a noi. Non è il secondo tempo della solita partita. È un'altra partita che dobbiamo vincere. Le primarie hanno chiuso un percorso, fatto forse di troppi litigi. Oggi ha vinto tutto il Pd, ma ha vinto il Pd che non si è vergognato delle cose fatte in questi anni"
Poi il ringraziamento ai sostenitori e agli sfidanti, Andrea Orlando e Michele Emiliano: "Terremo conto delle loro battaglie, dei richiami di Emiliano sul Mezzogiorno e di quelli di Orlando sulla necessità dell'unità, del partito e del Paese", ha promesso Renzi, "Come si fa a dire che questo è un partito di un uomo solo? Può essere che abbia un leader forte, lo vedremo. Ma questa partito ha una comunità forte.
I nostri sostenitori non sono fake sui social".Infine la rassicurazione al governo: "Grazie a Gentiloni e a tutto il governo", ha detto l'ex premier, "Ci attendiamo molto e lavoreremo al loro fianco con grande convinzione".
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