New York - «Siamo pronti ad affondare la portaerei americana Vinson a propulsione nucleare con un singolo attacco e in un solo colpo. E pronti a cancellare gli Usa, il vero Impero del Male, dalla faccia della Terra».
L'ultima minaccia lanciata dalla Corea del Nord è stata pubblicata ieri sulla prima pagina del Rodong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori, organo ufficiale del dittatore Kim Jong-un.
La Corea del Nord mostra i muscoli, si dice pronta ad aspettare nel Mar del Giappone e ad affondare la super-portaerei Carl Vinson, che con 8 giorni di ritardo dall'annuncio del presidente Trump, si sta ora dirigendo verso la penisola coreana per un ciclo di manovre congiunte con la marina militare giapponese.
Il quotidiano ha accusato anche l'amministrazione Trump di pianificare apertamente un attacco su larga scala con armi biochimiche contro la Corea del Nord.
L'articolo del Rodong Simun spiega nei dettagli che il presidente Trump «vuole infliggere alla nazione coreana un orribile disastro senza precedenti». Al riguardo, pubblica un documento ufficiale americano, che l'amministrazione Trump bolla come un'invenzione di pura fantasia della propaganda di Pyongyang, dal titolo «Piano di guerra biochimica contro la Corea sotto attacco», dove si sostiene che le forze armate Usa presenti nella Corea del Sud hanno scaricato segretamente nel porto di Busan «delle attrezzature per cercare di portare avanti il Piano Giove, che consiste nello scatenare una guerra chimica contro il Nord».
L'articolo, una lunga serie di minacce agli Usa, spiega alla fine come La Corea del Nord «non sarà mai e poi mai uno spettatore passivo alle mosse degli Usa che vuole provocare una guerra chimica, ma alla fine questa mossa si concluderà con l'America che sarà cancellata per sempre dalla faccia della Terra». Finora non c'è stato nessun tweet sarcastico del presidente Trump, che ha avuto ieri sera due lunghe telefonate con il primo ministro giapponese Shinzo Abe e con il presidente cinese Xi Jinping, al quale ha ribadito di intervenire sul dittatore Kim Jong-un «oppure l'America farà da solo».
A peggiorare la situazione c'è stato ieri l'arresto all'aeroporto di Pyongyang di un cittadino di 50 anni con passaporto americano, il professore Tony Kim, che per un mese aveva insegnato contabilità all'Università di Scienze e Tecnologia Pust. È la facoltà nord coreana di un'università cinese, la Yanbian University of Science and Technology, dove si insegna dal 2010 una timida introduzione di elementi di mercato, voluta e consigliata dal governo cinese. I primi insegnati erano tutti di fede evangelica, come Tony Kim, che appartiene a una Chiesa protestante evangelica americana impegnata in attività umanitarie in Cina e Nord Corea. Kim aveva anche svolto lavoro di volontariato di recente in un orfanotrofio della Nord Corea, dove vige l'ateismo di Stato e la propaganda religiosa è considerata un grave crimine penale, punibile con la pena di morte.
Così salgono a tre i cittadini americani arrestati in Nord Corea: c'è uno studente di 22 anni, Otto Warmbier, condannato nel gennaio 2016 peri aver rubato la bandiera della Nord Corea nel suo hotel: e un missionario coreano-americano di 62 anni, Kim Dong Chul, accusato di attività sovversive. Tre pedine di scambio per il dittatore coreano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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