C'è attesa per l'ordinanza del tribunale di Napoli sul ricorso degli attivisti grillini che, secondo le intenzioni, potrebbe persino mettere in crisi la leadership di Giuseppe Conte sotto il profilo formale. L'iniziativa risale a settembre scorso ma adesso i tempi dovrebbero essere maturi per una presa di posizione da parte degli organi competenti.
Il tutto era stato predisposto "a seguito della deriva verticistica che ha portato ad accantonare le regole e i principi fondanti del M5S, con conseguente sospensione della democrazia interna", come spiegato ai tempi da coloro che hanno presentato l'atto in Tribunale. Il MoVimento 5 Stelle, in buona sostanza, è stato stravolto: questa è la percezione dei contrari alle modalità tramite cui è stato modificato lo statuto ed è stato scelto Conte come "capo grillino". E così si è passati alle carte bollate.
Il deposito, stando a quanto appreso da fonti de ilGiornale.it, potrebbe avvenire nel corso della giornata di domani. I motivi alla base della impugnazione sono parecchi ma il tema principale, tra quelli posti, riguarda l'iscrizione al MoVimento 5 Stelle dell'ex presidente del Consiglio gialloverde e giallorosso.
Conte si sarebbe iscritto mentre sul sito ufficiale del MoVimento campeggiava l'informativa sulla sospensione delle iscrizioni. Il che rappresenterebbe un controsenso in termini temporali. Questa è una delle motivazioni sbandierate da chi ha optato per l'offensiva che potrebbe, nelle intenzione dei più ottimisti tra i ricorsisti, persino far decadere Conte come vertice pentastellato.
L'iscrizione sarebbe avvenuta da parte del Comitato di garanzia della formazione fondata da Beppe Grillo. Tra le cose da portare alla luce, dunque, l'eventuale facoltà che quell'organo potrebbe aver avuto nel procedere con l'iscrizione dell'ex "avvocato degli italiani" in una fase in cui non era consentito aderire. Potrebbe trattarsi - vale comunque la pena rimarcarlo - di un'eccezione con profili di validità. Ma appunto bisognerà vedere cosa ne pensano a Napoli.
Le fonti sentite in merito da ilGiornale.it, in ogni caso, non ne fanno una questione esclusiva: è chiaro - ci viene fatto presente - che "l'illegittimità delle modifiche statutarie per difetto di quorum travolgerebbe comunque tutto". Non si tratta quindi di attendere il responso sull'iscrizione di Conte e basta, bensì su quelli che sono stati definiti "sette articolati motivi d'illegittimità". E c'entrano anche i cambiamenti dello statuto pentastellato.
Possibile comunque che, al netto della pronuncia del Tribunale, le cose restino invariate: difficile che il MoVimento 5 Stelle rinunci al "nuovo corso" di Conte durante questa fase caldissima che prevede anche il giro di boa per il Quirinale. Potrebbe, in caso le cose andassero male per l'ex presidente del Consiglio, essere trovato un escamotage che consenta a Conte di rimanere in sella. Ma certo i segnali d'insofferenza da parte di quella che un tempo era la "base grillina" iniziano ad essere molti.
Tutto questo accade mentre l'area post grillina continua a muoversi.
Per questa settimana, è stata convocata una riunione di L'Alternativa c'è: lo scopo è quello di tirare fuori un nome buono per il Colle. Una figura che possa attrarre anche coloro che non hanno deciso di fuoriuscire dalle fila grilline, rimanendo per ora al fianco dell'avvocato originario di Volturara Appula.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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