Ora Fini dà lezioni di politica a Berlusconi: "La rottura con Salvini è un'opportunità"

“L'obiettivo di Giorgia non era far vincere il centrodestra ma rafforzare Fratelli d'Italia. Ha agito in modo sconclusionato e quando si è accorta che Storace raccoglie una base identitaria e ha la forza di un'esperienza amministrativa, ci ha ripensato altrimenti Fdi sarebbe stato asfaltata”. A criticare, dalle colonne di Repubblica, la decisione della Meloni stavolta è il suo “mentore politico” Gianfranco Fini che alle prossime amministrative di Roma appoggerà Storace anche se “sulla destra abbiamo idee molto diverse”.

Per l’ex presidente della Camera, Berlusconi “ha perso qualsiasi capacità innovativa e non per un dato anagrafico” e non riesce più a federare tutto il fronte del centrodestra come fece 20 anni fa. Parole che risuonano strane dette da un politico che fondò un partito, Fli, con l’obiettivo di riunire il centrodestra e alla fine ottenne un misero 0,4%. Ma la ‘lezione strategia politica finiana’ non finisce qui. “Berlusconi - spiega ancora Fini - dovrebbe considerare avversari Salvini e Meloni, non alleati” come fa la Merkel con l’AfD e Sarkozy con Marine Le Pen. Ormai “è nato un blocco di destra, che è naturale chiamarlo lepenista, formato da Meloni e Salvini divenuto il baricentro di quello schieramento politico, oggi". Anche qui queste affermazioni mostrano una certa dissonanza con la realtà, ossia con la strana alleanza con Alemanno per far vincere Storace. Tre persone che, fino a pochi anni fa, non hanno fatto altro che darsele di santa ragione.

Eppure Fini è convinto di avere la ricetta per battere Renzi e a Berlusconi consiglia di battersi per far fallire il referendum costituzione piuttosto che “inseguire quei presunti alleati”.

Per l’ex leader di An la rottura con Salvini e la Meloni, secondo Fini “per Forza Italia può essere un'opportunità” per riprendere “un'identità e un posizionamento che in termini di contenuto non sia solo quello di tenere unita la coalizione a ogni costo”. Fini prevede delle sorprese nelle prossime due settimane ed esclude che Berlusconi possa appoggiare Bertolaso e perciò per come si sono messe le cose "al momento il ballottaggio Giachetti-Raggi è già scritto".