Il pacco di Babbo Amazon Regali senza imballaggi Addio sorprese di Natale

Prodotti consegnati senza l'involucro esterno «Mia figlia ora sa che Santa Claus non esiste»

Il pacco di Babbo Amazon Regali senza imballaggi Addio sorprese di Natale

Il pacco arriva tramite pacco ma senza pacco. Tradotto: il regalo è stato consegnato via Amazon ma senza imballaggio, ecco la fregatura denunciata da diversi clienti. Il colosso delle vendite online è finito sotto accusa nel Regno Unito per aver violato la sacralità del Natale nel nome della difesa dell'ambiente e della eco-sostenibilità. Da qualche giorno, mentre gli affari impazzano in Rete nel Black Friday degli acquisti scontati nato negli Stati Uniti ma ormai diventato un fenomeno globale, mentre ci si butta a capofitto nei grandi acquisti prenatalizi sperando in buoni risparmi, arriva la denuncia (corredata di foto) di molti clienti insoddisfatti, alcuni addirittura imbufaliti. Perché Babbo Amazon, quest'anno, invece che allietarlo, ha avvelenato il giorno dell'anno più atteso dai bambini. Come? Recapitando molti dei prodotti ordinati da genitori previdenti, per lo più regali natalizi, senza la confezione esterna targata Amazon che di solito garantisce riservatezza sul contenuto.

I doni sono stati consegnati nella loro scatola originale, dotati solo di un adesivo con nome del destinatario e codice, che una volta rimosso rischia anche di rovinare la confezione del giocattolo. Il risultato? Addio sorpresa. «Mia figlia ha visto il suo regalo e mi ha detto: alla fine lo sapevo che Babbo Natale non esiste davvero», scrive su Twitter una mamma affranta. Che aggiunge: «Perché non travestire i pacchi almeno in questo periodo dell'anno?».

Tra i tanti, a chiamare in causa direttamente la creatura di Babbo Jeff Bezos è stato un papà infuriato per il fatto che, alla sorpresa svanita, si è aggiunto proprio l'adesivo sulla scatola che ha coperto le informazioni sul contenuto e l'uso e, una volto tirato via, ha aggiunto danno al danno. Così il servizio clienti Amazon si è preso la briga di rispondere via Twitter, dove era stato interpellato, e di spiegare. «Grazie di averci raggiunto, Peter. Vedo che il prodotto è stato spedito con il Frustration-Free Packaging come si può vedere nei dettagli della pagina di acquisto. Ci dispiace per qualsiasi inconveniente causato».

Di che si tratta? È «l'imballaggio senza frustrazioni» o «spedizione nel contenitore originale», un sistema ecologico inaugurato proprio per la stagione delle festività natalizie dieci anni fa e che ha contribuito, dal dicembre 2017 a oggi, a risparmiare 215mila tonnellate di imballaggi e 360 milioni di scatole su 750mila prodotti. Una mossa studiata dopo le critiche, ancora non del tutto sopite, sugli eccessi, per dimensioni e quantità, degli involucri forniti da Amazon per garantire l'integrità dei prodotti e la privacy. «Quelli che continuiamo a usare - spiega l'azienda - ora sono fatti di materiali cento per cento riciclabili e facili da aprire». Un modo per evitare anche la frustrazione di spendere tempo ed energie in fase di apertura e per placare la «rabbia da imballaggio» - come la chiama il colosso dell'e-commerce - che ha «eliminato fascette di plastica, bande metalliche e involucri a conchiglia, facilitando l'apertura delle scatole» e regalando un «grande vantaggio all'ambiente, che toglie l'esigenza di una scatola di spedizione aggiuntiva».

Eppure di frustrazione ne hanno accumulata parecchia i clienti inglesi in questi giorni. Ma per il motivo contrario. Perciò la compagnia si è premurata di spiegare che «nello sforzo di ridurre i rifiuti, alcuni prodotti è probabile siano spediti nella loro scatola originale».

Infine il suggerimento, utile quanto tardivo: «Se disponibile, cliccate Spedizione in scatola Amazon quando non volete svelare il contenuto. Il prodotto sarà inviato senza costi aggiuntivi». Troppo tardi per molti clienti. «Natale rovinato», commenta desolata una cliente.

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