"Savona ha detto che sono stato un grande ministro? Lo ringrazio", chiosa così l'ormai ex ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che nello studio di In mezz'ora sostiene che "il problema" non è il curriculum del professore, che dice di conoscere personalmente.
"L'Europa ascolta i paesi nella misura della loro credibilità - dice - Cosa significa essere credibili? Vuol dire usare questo atteggiamento: Le regole non ci piacciono, finché ci sono le rispettiamo ma lavoriamo duramente per cambiarle".
Padoan, che scherza sul fatto di avere fatto gli scatoloni (e averli già portati a casa), aggiunge che "il dibattito vero di queste ore non ha a che fare con Paolo Savona ma sul combinato disposto tra contratto di programma insostenibile e non esclusione del piano b, ossia l'uscita dall'Europa da parte di esponenti della maggioranza".
È insomma questo "il nodo che va sciolto".
in un quadro in cui il costo di un'uscita dell'Italia dall'Eurozona "sarebbe superiore alla Brexit", ma in cui pure "gli articoli della stampa tedesca sull'Italia sono inconcepibili e bene ha fatto l'ambasciatore italiano a protestare"."Negli ultimi giorni i mercati si stanno riposizionando sull'Italia", mette in chiaro Padoan, avvertendo: "Non si preoccupano di avvertire". E a rimetterci potrebbero essere "i risparmiatori".
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