Il Papa benedice le mosse del governo. "Non può far nulla senza aiuti dalla Ue"

Appello di Francesco alle opposizioni: collaborino. Meloni: "Grazie, parole di saggezza e di carità"

Il Papa benedice le mosse del governo. "Non può far nulla senza aiuti dalla Ue"

Una sonora strigliata all'Europa, un ceffone inaspettato soprattutto a chi pensava che il Papa (nel tondo, sul tema dei migranti, avrebbe condannato, senza se e senza ma, il governo italiano a seguito delle ultime vicende che riguardano le navi Humanity 1 e Geo Barents, cariche di disperati arrivati dall'Africa. Chi ha provato a tirare il Pontefice per la tonaca è rimasto, infatti, deluso: «L'Unione europea», ha detto Papa Francesco sul volo di ritorno dal regno del Bahrein, «deve dare collaborazione a aiuto sui migranti, non può lasciare la responsabilità di chi arriva sulle spiagge soltanto a Italia, Spagna, Cipro e Grecia».

Una presa di posizione forte quella del Pontefice: a bordo dell'aereo papale ha tenuto una conferenza stampa per rispondere alle tante curiosità dei giornalisti, dai rapporti attuali tra il Vaticano e Mosca dovuti alla guerra in Ucraina («Per il momento il ministro degli Esteri Lavrov ha detto che non è necessario che io vada in Russia per parlare con il presidente Putin») alle proteste delle donne in Iran per il velo («Quella per i diritti della donna è una lotta continua»); una domanda del gruppo dei cronisti di lingua italiana è dedicata però al governo di centrodestra e all'attuale situazione degli sbarchi, con le due imbarcazioni attraccate al porto di Catania. Il Papa messo al corrente di quanto sta avvenendo in Sicilia ha risposto: «Fino a questo momento la politica dei governi è stata di salvare vite e credo che questo governo abbia la stessa politica: credo che ha fatto già sbarcare i bambini, le mamme, i malati, per quello che ho sentito. L'Italia, il governo», che è stato per «una vita a sinistra, non può fare nulla senza l'accordo con l'Europa, la responsabilità è europea: i migranti vanno accolti, accompagnati, promossi e integrati. Ogni governo dell'Unione europea deve mettersi d'accordo su quanti può riceverne».

Bergoglio chiarisce infatti che alla base del problema dei migranti c'è una grande «ipocrisia» di fondo, perché se si vuol risolvere questo dramma, si deve prima affrontare seriamente la questione del continente africano. A tal proposito il Papa chiama in causa ancora una volta l'Europa parlando della sua «responsabilità sull'Africa» e cita Angela Merkel, l'ex cancelliere tedesco, molto stimato dal Pontefice, che in più occasioni aveva ribadito che il problema dei migranti va risolto proprio a casa loro. «L'Unione deve cercare di fare dei piani di sviluppo per l'Africa», chiarisce il Pontefice secondo quanto riportato da Vatican News, «Pensate che alcuni Paesi non sono padroni del proprio sottosuolo che ancora dipende dalle potenze colonialiste. Andiamo a risolvere i loro problemi lì. Lo sfruttamento della gente in Africa è terribile».

Dopo le parole del Pontefice, il premier Meloni ha ringraziato il Santo Padre per «il suo incoraggiamento e soprattutto per il suo invito alla concordia nazionale e internazionale». Così come il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: «Grazie per le sue parole di grande saggezza. L'Italia non può essere lasciata sola e non può accogliere tutti», ha detto.

Dialogando con i cronisti, Bergoglio ha parlato però anche della vita politica italiana, definendo «una sfida» la nomina della prima donna della storia italiana come presidente del Consiglio. Con un augurio a Giorgia Meloni e all'esecutivo: «Il nuovo governo incomincia adesso», ha detto, «io sono qui: gli auguro il meglio perché il governo è per tutti e perché possa portare l'Italia avanti.

A tutti gli altri che sono contrari al partito vincitore chiedo che collaborino con la criticità, con l'aiuto, che ci sia collaborazione», non una situazione dove «ti fanno cadere se non ti piace una cosa o l'altra. Per favore io su questo richiamo alla responsabilità: è giusto che dall'inizio del secolo fino ad ora l'Italia abbia avuto venti governi? Finiamola con questi scherzi».

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