Il clima politico delle ultime ore in Italia è tutt'altro che disteso. L'ennesima dimostrazione l'hanno offerta Carlo Calenda e Clemente Mastella. Il primo era in collegamento con Lucia Annunziata a Mezz'ora in più per parlare dell'ormai celebre telefonata intercorsa tra lui e Carlo Calenda nei giorni scorsi, nel pieno della "campagna acquisti" della maggioranza per recuperare i voti necessari al Senato per Giuseppe Conte. A rendere nota la conversazione telefonica è stato Carla Calenda tramite i social.
"Telefonate? Io ho chiamato solo Calenda e mia moglie...", dice Clemente Mastella in riferimento al fatto che abbia di fatto reclutato i responsabili. "Io ho ricevuto più telefonate di quante ne abbia fatte e ho ricevuto delle telefonate anche da senatori di Renzi. Voglio essere chiaro", ha proseguito il sindaco di Benevento. La rivelazione della telefonata non è stata digerita da Clemente Mastella, che poi ha proseguito dando la sua versione dei fatti sulla telefonata: "Nella mia telefonata non gli ho detto di votare per il governo, gli ho chiesto che avrebbe fatto. Gli ho chiesto:' Voti per Renzi?'. E lui mi ha risposto: 'Sono contro Renzi, sono contro il Pd, che deve venire su di me a Roma'. Allora la telefonata è finita lì". A quel punto, il sidaco di Benevento ha affondato il colpo: "Non c'è altro se non cose filtrate in maniera spudorata. Calenda è un pò burinotto, pariolino, figlio di papà. Non sono io che ho offeso lui ma lui che ha offeso me".
Parole grosse che non hanno lasciato indifferente Carlo Calenda, che ha deciso di replicare intervenendo in diretta telefonica con il programma di Lucia Annunziata. Un gesto non gradito da Clemente Mastella, che a quel punto ha abbandonato il collegamento: "Non ho nessuna voglia di confrontarmi con Calenda, buon pomeriggio!". Il leader di Azione! non è certo stato morbido con Clemente Mastella: "Io Mastella non lo conoscevo, ho riportato il fatto che mi ha chiamato per dire che se avessi fatto votare la fiducia a Conte il Pd mi avrebbe appoggiato come sindaco di Roma. Si tratta di un sensale, cercava voti a nome di altri, una pratica indegna".
Carlo Calenda ha poi proseguito: "È giusto che gli italiani, il Pd e il governo, sapessero che un figuro del genere si aggira dicendo queste cose alle persone. Mi piacerebbe sentire dal Pd e dal governo se era incaricato di fare queste promesse, io non lo credo. Ha fatto una telefonata da venditori da elenco telefonico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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