Salta il tetto dei 240 mila euro annui che tra il 2014 e il 2017 ha ridotto gli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato.
Come ricorda il Corriere, con la fine del 2017, per i dipendenti del Parlamento è finito anche il triennio di "contributo di solidarietà" che ha alleggerito in particolare le buste paga di coloro che hanno oltre 23 anni di anzianità.
Il tetto di 240 mila euro lordi per gli stipendi dei consiglieri parlamentari è stato deliberato nel 2014 dagli Uffici di presidenza di Camera e Senato e avrebbe dovuto stabilizzarsi a regime proprio il 1° gennaio 2018. Ma i numerosi ricorsi, accolti dalle Commissioni giurisdizionali per il personale, hanno sancito la temporaneità dei tagli alla parte fissa dello stipendio.
Insieme al tetto per gli stipendi più alti erano previsti anche una serie di sottotetti. Grazie ai tagli, dal 2014 al 2107, sono tornati nelle casse dello Stato 24 milioni di euro.
Gli stipendi
Alla Camera, nel 2018 sono previsti 175 milioni per gli stipendi, il 4,5
in più rispetto al 2017. Ma da Montecitorio assicurano che la spesa tornerà a diminuire con il blocco del turnover e le retribuzioni meno elevate degli ultimi assunti: 168 milioni nel 2019 e 162 nel 2020.
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