Pass di 12 mesi. Gli epidemiologi: "La doppia dose copre a lungo"

Attesa oggi la decisione del comitato tecnico sul prolungamento del certificato verde. Gli esperti: "I dati scientifici confermano che due iniezioni proteggono per più di nove mesi"

Pass di 12 mesi. Gli epidemiologi: "La doppia dose copre a lungo"

C'è il sì della consulta di bioetica, c'è il sì di gran parte dei virologi e dei costituzionalisti. Ma perchè l'obbligo vaccinale e il prolungamento del green pass diventino reali manca il pronunciamento ufficiale del Cts, atteso per oggi. Ciò che verrà detto alla riunione dei tecnici anti Covid detterà la linea del nostro prossimo autunno e, soprattutto, dell'anno scolastico e accademico dei ragazzi.

All'esame la richiesta di prorogare da 9 mesi a un anno la durata del certificato. Ora il green pass serve per andare allo stadio, agli eventi anche all'aperto, in piscina. Dal primo settembre diventerà obbligatorio per tutto il personale scolastico e per viaggiare sui treni a lunga percorrenza. Le regole potrebbero restare in vigore per almeno un anno, oltre la scadenza dello stato di emergenza del prossimo 31 dicembre. Una linea sensata secondo il farmacologo Silvio Garattini, a patto che sia supportata da basi scientifiche sulla copertura vaccinale. «Ho letto un articolo in cui si sostiene che i vaccini durino almeno 11 mesi» in termini di protezione. «Questo giustificherebbe il fatto di arrivare ai 12 mesi» di green pass. «È importante che abbia una base scientifica, perché sennò è inutile fingere di esser protetti se non lo si è: c'è qualcosa che ci dice che la protezione c'è, quanta sia va visto».

Dopo la chiusura del Cts sul test salivari (nonostante l'approvazione da parte dell'Iss), gli epidemiologi attendono le decisioni ufficiali sul pass e sull'obbligo per creare argini contro i contagi in ripresa. «Consideriamo il vaccino come un siero anti dad, anti isolamento dei nostri figli - sprona Carla Ancona, vicepresidente dell'associazione degli Epidemiologi italiani - Il rischio del Covid è basso ma non è nullo e il prezzo da pagare è alto soprattutto per i giovani. Per ogni professore che non si vaccina sono a rischio almeno tre classi, quindi un centinaio di famiglie che si devono isolare in quarantena. Insomma, la scuola pubblica non può diventare un serbatoio di malati». Secondo la rappresentante degli epidemiologi, il green pass «è una spinta ad essere più generosi e pensare agli altri, compresi gli anziani la cui copertura vaccinale sta quasi per scadere». E potrebbe convincere i 50enni, finora i latitanti numero uno.

La decisione del Cts di oggi potrebbe quindi essere un antidoto anti Dad. Sulla ripresa dell'anno di studi stanno già lavorando gli atenei, dove i controlli avverranno grazie a una piattaforma web: il rettore dell'università degli studi Roma Tre, Luca Pietromarchi, annuncia controllo quotidiani. Pena: i ragazzi senza green pass non potranno sostenere gli esami della sessione autunnale. A Siena i controlli saranno affidati ai direttori dei dipartimenti, a Bergamo si chiede l'autocertificazione dei ragazzi, a Milano si promettono controlli ma «non invasivi».

Uno dei nodi del green pass di 12 mesi sta nei «cavilli» legislativi. «Un fatto gravissimo» secondo l'associazione della Sentinelle della Costituzione, convinta che lo stato di emergenza non possa essere prorogato. «Il Parlamento dovrebbe emanare un'altra legge speciale, non un semplice decreto». A ribattere è il costituzionalista Salvatore Curreri, docente dell'università Kore Di Enna: «La Costituzione prevede espressamente trattamenti sanitari obbligatori, con l'unico limite del rispetto della persona umana. Il green pass non è un obbligo indiretto per il vaccino. È rilasciato non soltanto a chi ha fatto anche una dose di vaccino ma a chi si è fatto tamponare.

Non ritengo poi che rappresenti una violazione della libertà personale che ha a che fare con misure molto più invasive e pesanti nei confronti della persona. Qui si parla di libertà di circolazione. La Costituzione ci dice che proprio per motivi sanitari la libertà di circolazione può essere limitata».

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