Picchiata da 30 genitori, indagini sui presunti abusi della prof

Le accuse ipotizzate: violenze su alunni disabili. Ma il sospetto è che si tratti di falsità diffuse dopo la sospensione di un alunno

Picchiata da 30 genitori, indagini sui presunti abusi della prof
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Abusi, violenze soprattutto psicologiche anche nei confronti di alunni disabili. Queste le accuse ipotizzate e altro ancora nell'indagine aperta dalla Procura di Torre Annunziata dopo il raid punitivo di 30 genitori inferociti contro una giovane docente, un'insegnante di sostegno, accusata di aver abusato dei ragazzi della scuola media Salvati di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia. Una fake news ideata e messa in rete dopo la sospensione di due giorni di un alunno di 12 anni, «beccato» dalla prof a fumare in bagno una sigaretta elettronica, oppure i racconti dei ragazzini hanno un fondo di verità? «Ci porta in uno stanzino e ci costringe a fare certe cose» avrebbe confessato un alunno ai suoi genitori. Scenari inquietanti, che scatenano post al veleno su un gruppo Whatsapp, «L'urlo di una madre», dei familiari che, allarmati, hanno pensato di farsi giustizia da soli. Nessuna denuncia, solo la decisione di dire basta cacciando l'insegnante. Giovedì scorso l'epilogo, violentissimo, quando il gruppo di genitori incontra la preside. La dirigente spiega che decisioni drastiche vanno prese dopo un'indagine accurata, che occorre rivolgersi alle forze dell'ordine per far aprire un'inchiesta. La parola carabinieri non basta per contenere la rabbia. «Sembravano tutti impazziti - raccontano i testimoni -, la cercavano per i corridoi, alla fine l'hanno accerchiata e picchiata con calci e pugni in testa». Il padre della 30enne, intervenuto per strappare la figlia al linciaggio, è ricoverato in ospedale per una frattura a un arto. L'insegnante viene dimessa con una prognosi di alcune settimane per un importante trauma cranico. Al pestaggio, avvenuto durante la ricreazione, assistono, pietrificati, i ragazzi.

Massimo riserbo da parte degli inquirenti sulle indagini che coinvolgono i minori, che saranno ascoltati in ambiente protetto, alla presenza di psicoterapeuti, i prossimi giorni. Di certo fra le carte del fascicolo, aperto per lesioni, si indaga sull'hackeraggio del profilo Fb della donna, avvenuto in agosto, sulle minacce di morte ricevute, sui presunti abusi e sugli autori dell'aggressione. Sotto esame computer, telefonini e chat delle persone coinvolte, tutte identificate, per stabilire da chi sarebbe partita l'idea della spedizione punitiva.

Intanto da questa mattina, su richiesta del dirigente scolastico, la professoressa Donatella Ambrosio, l'ingresso dell'Istituto è presidiato da una gazzella dei carabinieri, per prevenire tensioni e aggressioni. «Un grave episodio di giustizia sommaria» il commento del ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara.

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