La politica e il prezzo del coraggio

La dignità di un Paese non ha prezzo. Le parole di Mario Draghi riportano la politica al centro della scena

La politica e il prezzo del coraggio

La dignità di un Paese non ha prezzo. Le parole di Mario Draghi riportano la politica al centro della scena. La politica come scelte, come coraggio, per definire chi sei, quali sono i tuo valori non negoziabili, da che parte vedi il tuo futuro, quando per un po' metti da parte gli interessi elettorali e la ricerca del consenso attimo per attimo, con la consapevolezza che ci sono stagioni cruciali dove non ti puoi tirare indietro, costi quel che costi. È la politica che spinge un po' più in là l'homo economicus. Qualcuno dirà che è solo retorica, tanto poi a pagare il prezzo sarà ognuno di noi.

Questa volta però ci troviamo di fronte a uno di quegli incroci della storia dove non puoi tirare a campare. È uno scontro di civiltà, che da tempo borbottava solo le macerie del Muro di Berlino e non si limita all'azzardo di Putin, ma mette in gioco la Cina. Tutti e due sentono la debolezza dell'Occidente e disprezzano i suoi valori fondamentali. Li considerano fragili, marci, superati e sostengono che la libertà e la democrazia sono falsi miti che rendono instabile e disordinata la società globale. Sono una minaccia e va tenuta il più lontano possibile dalle loro zone di influenza. L'ampiezza di questa fascia dipende dai rapporti di forza. Ma cosa è la forza? Non sono solo le armi, non è solo l'economia. L'Occidente è debole perché ha ripudiato la politica. Pechino e Mosca fanno politica, affermano ogni giorno la forza dell'autocrazia. Washington, Londra, Parigi, Berlino, Roma hanno smesso di farla per la lunga crisi di leadership, per meschinità, per una visione micragnosa del proprio destino, per senso di colpa o per paura. Non credono in quello che sono.

Cina e Russia stanno smantellando l'ordine mondiale perché in fondo non hanno trovato alcuna resistenza. Se l'Occidente non crede nella libertà e nella democrazia perché dobbiamo crederci noi?

L'Occidente parla di pace ma per garantirla si affida a un'organizzazione che spesso ha paura di riconoscersi nei suoi stessi valori. C'è da chiedersi quanto pesano le Nazioni Unite. Quanto vale la risoluzione? Quasi tutti l'hanno votata, ma in quanti ci credono davvero? Allora se l'Onu sarà inefficace, se l'America è una multinazionale, magari tocca all'Europa dare una coperta all'Ucraina.

Putin pretende che sia smembrata e smilitarizzata, la speranza è farla europea, senza aspettare procedure e cautele. È dare una casa a chi combatte per la libertà e la democrazia. È un atto politico, coraggioso, che segna un punto di svolta e serve adesso.

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