"Il portellone del Bayesian era chiuso prima di affondare"

I pm vanno a caccia di risposte sul mistero dai file di video sorveglianza interna. Restano dubbi sull'ancoraggio e sul giroscopio

"Il portellone del Bayesian era chiuso prima di affondare"
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La speranza è che almeno una parte delle risposte ai misteri del Bayesian possa arrivare dai file della video sorveglianza interna al veliero recuperati dai sommozzatori e che sono al vaglio degli inquirenti della Procura di Termini Imprese. C'è il massimo riserbo, ma chi è vicino all'inchiesta non esclude la possibilità di ripristinare il contenuto degli hard disk che potrebbero rivelare la dinamica del naufragio della notte del 19 agosto. Ma molte domande resteranno aperte fino al recupero del veliero, adagiato sul fianco destro sul fondale di Porticello, a 50 metri di profondità.

Le prime immagini del relitto sono state mostrate in esclusiva da Quarta Repubblica. La porzione del fianco sinistro che si vede nel video non sembra essere danneggiata. Dovrebbe essere la parte centrale del Bayesian. Si intravedono due oblò sopra la linea di galleggiamento, che probabilmente corrispondono a quelli delle cabine della zona ospiti, dove si sono formate le bolle d'aria verso cui hanno cercato riparo le vittime e dove sono stati trovati i corpi. A intaccare l'ipotesi che a provocare l'affondamento del veliero, a picco in 16 minuti, sia stata l'acqua entrata da un portellone rimasto aperto, Quarta Repubblica ha mostrato delle foto fornite da Karsten Borner, capitano del veliero olandese, il Baden Powell, che quella notte era accanto al Bayesian e che non ha subito alcun danno. Sono degli scatti fatti da molto vicino, e anche se è buio non si vede alcun portellone aperto. Resta da capire come l'acqua sia entrata nella sala macchine provocando un black-out e lasciando il Bayesian nel buio, in balia del mare e del vento.

A sentire gli esperti, si starebbero analizzando una serie di concause. Quando una barca oscilla in quel modo e non vengono effettuate le procedure necessarie, anche un veliero inaffondabile può inabissarsi. Per questo gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le manovre fatte dal comandante, James Cutfield, indagato con due marinai per omicidio e naufragio colposi, all'arrivo della tempesta. Tra le ipotesi c'è anche che sia stata l'ancora a causare la violenta oscillazione del veliero, perché potrebbe essere rimasta incagliata. Non si sa se e come Cutfield abbia provato a disancorare. Mancherebbe un dato però dal tracciato Ais che ha disegnato i movimenti dell'imbarcazione nelle ultime ore. Quello sulla direzione della prua, a causa della mancata trasmissione ai sistemi da parte del giroscopio, che avrebbe smesso di inviare segnali da mezzanotte del 19 agosto. Tra i video mostrati dal programma di Nicola Porro, anche la testimonianza di uno dei marinai del veliero sulla banchina del porto di Porticello, appena portato in salvo dai soccorritori.

Si sente il marinaio raccontare di aver «forzato» una porta scorrevole, forse per mettersi in salvo. Gli indagati, sentiti come testimoni, avevano dichiarato di essersi trovati in acqua all'improvviso, e di aver cercato di salvare le persone intrappolate senza riuscirci.

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