Pranzo sui tetti e runner di nuovo per strada. A Pasqua 14mila denunce e cento "scuse" false

Oltre 270mila controlli. A Bergamo il primo multato perché senza mascherina

Pranzo sui tetti e runner di nuovo per strada. A Pasqua 14mila denunce e cento "scuse" false

Il runner si è giustificato «con la scusa di dover smaltire le calorie prima dell'abbuffata pasquale». Tre persone sanzionate a Mugnano, nel Napoletano, sorprese a bordo di un auto hanno scaricato la colpa sul navigatore. Pare di sentirle: «Siamo usciti per acquistare un elettrodomestico e questo bellimbusto di un navigatore ci ha fatto smarrire la strada». Ma la miglior scusa è stata quella di una coppia uscita per la passeggiata col cane. Alla domanda sul perché fossero insieme la donna non ha avuto esitazione. Ha spiegato di aver incontrato per caso l'uomo e di essere stata «corteggiata», ma in realtà i due facevano coppia fissa da anni.

Sono solo alcune delle scuse registrate dalle forze di polizia, schierate a Pasqua nelle strada per impedire lo spostamento delle persone. Sono stati oltre 270mila i controlli e quasi 14mila le persone sanzionate a Pasqua, nell'ambito del monitoraggio sul rispetto delle misure di contenimento del Coronavirus. In particolare, secondo i dati diffusi dal Viminale, sono state 213.565 le persone e 60.435 le attività sottoposte a controllo. Più nel dettaglio sono stati 13.756 i cittadini sanzionati e 121 i negozianti. Per 100 persone è scattata la denuncia per false dichiarazioni, 16 i negozi chiusi e 31 quelli per i quali è stata disposta la sospensione provvisoria dell'attività. Ieri a Bergamo anche il primo multato perché senza la mascherina. Non solo. Sono state fermate anche 19 persone positive al virus che si sono beccate una denuncia per violazione della quarantena. Tra loro anche un ragazzo di Lodi che incurante delle norme di contenimento, ha pensato di celebrare la Pasqua con una festa. Era positivo da qualche giorno al coronavirus e lo sapeva. Ma nonostante tutto ha organizzato, il party in casa invitando 5 amici, pure loro consapevoli della «positività» dell'amico. Loro si sono presentati e la festa è andata avanti fino a quando un vicino di casa ha capito che qualcosa non andava e ha chiamato la polizia. Intervenuti sul posto, gli agenti non hanno potuto che denunciare il ragazzo per violazione del testo unico delle leggi sanitarie, per non aver osservato l'ordine teso a impedire la diffusione di una malattia infettiva l'uomo e gli amici, tutti tra i 17 e i 24 anni. Questi ultimi hanno dichiarato agli agenti di sapere che l'organizzatore della festa era positivo. Per tutti, infine, le autorità sanitarie, hanno imposto la quarantena.

Non bastava invece la grigliata sul tetto del condominio e la musica e i video diventati virali in rete accompagnati da commenti del tipo «questo il modo migliore per combattere il virus» per la Pasqua festeggiata al quartiere Sperona di Palermo. All'arrivo dell'elicottero della polizia sono stati sparati anche i fuochi di artificio mettendo a rischio anche il velivolo.

Ora rischiano non solo sanzioni amministrative per avere violato le misure anti Covid 19, ma i genitori dei minori anche una segnalazione al Tribunale perché sul tetto senza parapetti non c'erano le misure di sicurezza.

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