Il premier Conte dai terremotati di Amatrice e Accumoli e Arquata del Tronto

Il presidente Giuseppe Conte ha visitato le zone colpite dal terremoto nell'agosto 2016: Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Il sindaco Pirozzi: "Incontro positivo"

Il premier Conte dai terremotati di Amatrice e Accumoli e Arquata del Tronto

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha visitato Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto. Piccole località rimaste sconvolte dal terremoto della fine agosto 2016. Il capo del governo accompagnato dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha visitato il centro storico di Accumoli, zona rossa. Ad attenderlo le autorità militari, il vescovo e la cittadinanza. Dopo aver deposto un cuscino di fiori bianchi sulla stele che ricorda le vittime, ha proseguito la sua visita. Poco prima si è intrattenuto con due anziane terremotate. Una di loro, la signora Mirella, si è resa protagonista di un simpatico siparietto.

Il premier arriva in auto nella piazzola dove si trovano le casette che accolgono i terremotati rimasti senza casa. Dall'alto, dalla fila di case che sovrasta la piazzola dove si trovano i giornalisti, le due signore fanno capolino dalla rete: "Presidente - grida la signora Mirella - salga su, ci venga a trovare. Noi siamo migranti, nessuno ci fila, siamo dimenticati... Su, salga su che le faccio il caffè". La salita è ripida, tanto che Conte alza il capo e ironizza: "Signora, fossi stato più giovane sarei salito su, ma non ho più l'età. Vi invito a pranzo però". La signora Mirella risponde: "A quest'ora? Chi non ha pranzato a quest'ora è già morto da un pezzo". Risate di tutti i presenti e dello stesso Conte. Colpito dalla simpatia della signora il presidente ci ripensa e raggiunge le due anziane per una breve visita.

Poco dopo, quando già Conte se n'è andato, qualcuno chiede alla signora: cos'ha detto al premier? Lei risponde così: "Quello che dico a tutti, 'se dessero da fa'. Col sorriso, ma qui son due anni che si è smesso di vivere... Tentiamo di raccontarla con un sorriso, ma questa non è più vita: è sopravvivenza". "Grazie presidente - ha detto ancora la signora a Conte - qui ci hanno preso tutti in giro". E il premier le ha risposto: "Allora vuol dire che dobbiamo far tornare il sistema qui".

Salame di cinghiale, prosciutto, mozzarella e formaggi della zona. Conte ha pranzato nella palestra di Accumoli con tasnti cittadini. Per lui sorrisi, selfie e racconti di un sisma che ha cambiato la vita di tanti. Alcuni hanno atteso per ore il presidente del Consiglio per strappargli promesse, ma lui ha ripetuto la parola d'ordine "concretezza". "E' l'ultima speranza che abbiamo di farcela", confida un'anziana con un accenno di lacrime negli occhi. "Mi pare bono - scherza un signore con la t-shirt del M5S, il logo in bella vista sullo sfondo giallo - ma all'inizio questi paiono boni tutti...". Il tempo di un pranzo fugace e Conte risale in auto per una nuova tappa: Arquata del Tronto. Alle spalle si lascia qualche cartello che invita ad agire: 'il commercio sta morendo', 'servono aiuti'.

Pirozzi: "Incontro positivo"

"È stato un incontro positivo, adesso vediamo le risposte concrete che arriveranno", ha detto l’ex sindaco di Amatrice, ora presidente della commissione ricostruzione della Regione Lazio, Sergio Pirozzi, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio e gli altri amministratori locali. "Il premier ha ascoltato le istanze del territorio, anche perché non è semplice rendersi immediatamente conto di 2 anni di emergenza.

Noi abbiamo ribadito le priorità, che sono quella di distinguere i territori tra chi vive un’emergenza totale e continua e chi no, e consentire agevolazioni e derogheper i proprietari di seconde case, argomenti da inserire quanto prima nellenorme che verranno".

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