Processo Trump, scelti i 12 giurati popolari. E un uomo si dà fuoco fuori dal tribunale

Tra i non togati sette donne. Il manifestante si è cosparso di benzina, è in ospedale

Processo Trump, scelti i 12 giurati popolari. E un uomo si dà fuoco fuori dal tribunale
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New York - Fuori programma choc a New York, dove ieri, dopo quattro giorni e oltre cento colloqui, il tribunale di Manhattan ha scelto la giuria di 12 persone che dovrà giudicare Donald Trump nel processo sui pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Un uomo si è dato fuoco nel parco di fronte al tribunale. Gli agenti sono intervenuti, hanno spento il fuoco e il giovane è stato portato via in ambulanza, in attesa di capire le ragioni del suo gesto.

Proprio ieri sette uomini e cinque donne, quasi tutti impiegati, tra cui due avvocati aziendali, un ingegnere informatico, un insegnante di inglese e un logopedista sono entrati nella giuria popolare che giudicherà l'ex presidente. Sono stati nominati anche i sei sostituti, mentre lunedì il processo entrerà nel vivo con le dichiarazioni iniziali di accusa e difesa. Trump è furioso e ogni giorno i suoi attacchi contro il sistema giudiziario sono più duri. «Devo stare qui seduto tutto il giorno invece di fare campagna elettorale, quando tutti sappiamo che è un complotto politico orchestrato da Joe Biden. Dovrebbe essere lui sotto processo», ha tuonato, definendo nuovamente il caso «ingiusto» e gli Stati Uniti un «Paese del terzo mondo».

La selezione della giuria è stata caratterizzata da momenti particolari e sicuramente poco piacevoli per Trump, come quando il giudice Juan Merchan ha letto diversi post contro di lui, che erano stati condivisi sui social media da potenziali giurati. L'ex presidente è stato costretto ad ascoltare, senza commentare, vecchi messaggi online in cui veniva definito «razzista e sessista», oppure un meme con foto affiancate di Trump e dell'ex presidente Barack Obama che diceva: «Non penso che intendessero questo con orange is the new black'». «Orange is The New Black» è il titolo di una serie tv ambientata in un carcere femminile Usa e Trump spesso viene preso in giro per l'incarnato arancione (orange, appunto), mentre Obama è stato il primo presidente afroamericano della storia Usa. E ancora, un post sul travel ban di Trump da parte di un potenziale giurato che includeva le parole «rinchiudetelo» (e per questo è stato esonerato). Merchan ha rimproverato The Donald per aver detto «ad alta voce» qualcosa in direzione di uno di loro: «Non permetterò che alcun giurato venga intimidito in quest'aula - ha detto il togato - Voglio che questo sia chiarissimo».

La giuria popolare è un organo composto da normali cittadini che inizialmente fanno parte di un gruppo selezionato all'interno della comunità con un metodo ragionevolmente casuale: il requisito principale di coloro che poi vengono scelti come membri della giuria è considerato l'imparzialità, ossia non avere pregiudizi nei confronti dell'imputato. Per questo, ai potenziali giurati sono state fatte 42 domande su famiglia, lavoro, quali media consultano, quali social utilizzano, in modo da esonerare coloro che ragionevolmente non possono esprimere un giudizio oggettivo. Uno di loro è stato escluso poiché ha detto di «dissentire con quasi tutte le decisioni politiche» di Trump. Mentre un altro, nato e cresciuto in Italia, è stato esentato dopo aver paragonato Trump all'ex premier Silvio Berlusconi.

La giuria popolare deve assistere a tutto il processo e infine, basandosi su prove e testimonianze ascoltate, deve esprimere un verdetto di colpevolezza o innocenza. Quindi la magistratura deve decidere l'eventuale pena.

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