"Pronta la nostra legge salva-sindaci. Più tutele contro i rischi giudiziari"

L'azzurro Pella: "Fare il primo cittadino? Mestiere pericoloso"

"Pronta la nostra legge salva-sindaci. Più tutele contro i rischi giudiziari"

«Garantismo, sussidiarietà, semplificazione burocratica, efficienza nell'azione amministrativa, buongoverno». Ispirandosi a quelle che sono le coordinate dell'idea stessa di politica di Forza Italia, Roberto Pella (nella foto), deputato e vicepresidente vicario dell'Anci sintetizza quello che si troverà la prossima settimana nel testo di legge sui sindaci che l'Assemblea di Montecitorio si appresta a licenziare. Dell'originale progetto di legge sono rimasti soltanto tre «articolati» (tra cui il terzo mandato per i sindaci dei comuni piccoli) ma il risultato resta comunque notevole. «Molto rimane da fare - ricorda il deputato azzurro da oltre vent'anni ai vertici dell'Anci -, ma nel governo abbiamo trovato la giusta sensibilità per ottenere maggiori tutele per gli amministratori di comuni grandi e piccoli».

E il tema è ovviamente al centro dell'assemblea dell'Anci, in corso a Parma, dove la stessa ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha confermato che «c'è l'impegno del governo per una legge delega su varie questioni, tra cui anche quella della responsabilità dei sindaci». Stessa sensibilità anche in Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia che raccoglie l'allarme lanciato da Pella e dall'Anci. L'obiettivo comune per tutti gli attori di questa partita è mettere finalmente da parte la cosiddetta «burocrazia difensiva», unico baluardo per i sindaci per evitare di finire nel tritacarne mediatico per avvisi di garanzia su ogni sorta di abuso d'ufficio. «Il ministero della Giustizia è ben disponibile a valutare soluzioni di apertura nei confronti dei sindaci - annuncia Sisto -, per tutelarli da quello che definirei il rischio da Primo cittadino: un fenomeno assolutamente intollerabile». «Finalmente, dopo anni, grazie alla sensibilità di Forza Italia e del presidente Berlusconi che hanno recepito questa proposta che viene dal basso - commenta Pella -, il Parlamento torna a occuparsene affrontando le tante questioni poste dalla proposta di legge elaborata dall'Anci nel 2018 e significativamente ribattezzata Liberiamo i sindaci».

Sono il 70% i comuni sotto i 5mila abitanti e coprono metà del nostro territorio. Per difenderli serve competenza amministrativa, cultura e formazione, avverte Pella. «E bene fa Berlusconi - ricorda - a riaprire la scuola politica di Villa Gernetto per formare gli amministratori locali di domani. D'altronde questo è uno de punti cardine della politica azzurra».

«Il sindaco - spiega Pella che è anche capogruppo azzurro in Commissione bilancio - è il solo, tra le cariche istituzionali ed elettive, che svolge il proprio mandato in prima linea, più vicino ai cittadini. Le funzioni che il sindaco assolve ogni giorno sono numerose e complesse, sono fondamentali tanto da essere definite, in molti casi, connesse all'erogazione di servizi essenziali.

D'altro canto, il sindaco è il classico vaso di coccio tra i vasi di ferro, responsabile personalmente degli eventi più disparati che si possono verificare. Fare il sindaco ormai è diventato un mestiere pericoloso anche nei suoi atti quotidiani più banali, per la quantità abnorme di rischi giudiziari penali e civili che si corrono».

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