L'Assemblea Nazionale del Quebec, la provincia francofona del Canada, ha approvato mercoledì scorso una legge che proibisce al personale degli uffici pubblici di avere il volto coperto nell'esercizio delle sue funzioni. Non solo, ma il divieto di coprirsi il viso riguarda anche gli stessi cittadini che ricevono il servizio.
È bene precisare che il provvedimento, conosciuto come Bill 62 e approvato dall'Assemblea Nazionale con 66 voti a favore contro 51, non fa nessun esplicito riferimento alla religione islamica. Come indicato nel titolo della legge, infatti, l'Assemblea - a maggioranza liberal - si è ispirata a una generica neutralità statale verso qualsiasi religione. Ciononostante è evidente che il provvedimento finisce per colpire direttamente le donne musulmane che vestono il burqa (il velo integrale che copre interamente anche il viso della donna)o il niqab (che lascia scoperti gli occhi) e che dovranno d'ora in poi scoprirsi il volto quando entreranno in un ufficio pubblico o saliranno anche solo su un autobus. Per fare alcuni esempi, infatti, il provvedimento trova applicazione nelle stazioni di polizia e nelle scuole, negli uffici e sui mezzi di trasporto pubblici, negli ospedali e nei laboratori dentistici del servizio sanitario pubblico così come nelle biblioteche. Stéphanie Vallée, ministra della giustizia del Quebec, ha chiarito che «su un autobus le donne avranno l'obbligo di scoprire il capo per tutta la durata del tragitto, nei posti pubblici per tutta la durata della prestazione del servizio. E ciò vale non solo per il velo islamico ma anche per chi copre il viso con cappucci o occhiali scuri». Il provvedimento prevede anche delle limitazioni alla sua applicazione a patto che comunque siano garantite la sicurezza, l'identificabilità della persona e la comunicazione tra il personale del servizio pubblico e il cittadino.
Secondo quanto riportato da uno studio del 2016 di The Environics Institute, un istituto canadese di ricerca e analisi sociale, le donne musulmane canadesi che indossano il burqa o il niqab sono circa il 6%.
Contro la legge si sono levate alcune voci critiche della comunità islamica canadese perché discriminerebbe le donne musulmane. Queste proteste potrebbero mettere in difficoltà il premier Trudeau e la sua immagine di politico liberal iper accogliente verso l'immigrazione. L'iter di approvazione della legge è stato piuttosto lungo ed è cominciato 2 anni fa.
Prima di questa legge ci sono stati altri due tentativi da parte del governo del Quebec di far passare dei provvedimenti per aumentare la separazione tra stato e religione nei luoghi pubblici. Tentativi però falliti. E secondo alcuni esperti legali anche questa legge sarà oggetto di ricorsi nei tribunali canadesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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