Quegli animali mostruosi che ci fanno vivere meglio

Il ragno, grazie alla sua «seta», è un toccasana per la medicina ma anche per progettare edifici e catturare detriti spaziali

Quegli animali mostruosi che ci fanno vivere meglio

A parte alcuni studiosi e alcuni stravaganti appassionati, i ragni non sono proprio gli ospiti più desiderati delle nostre case.

L'aracnofobia (la fobia dei ragni) e la più comune della pure irrazionali nei confronti di animali e va di pari passo con quella per topi e serpenti. Il terrore si estende anche alle ragnatele, forse per la paura di finirvi avvolti. Paura, per l'appunto irrazionale, visto che, se si eccettua qualche serio pericolo nei bambini a causa del morso di un paio di specie piuttosto rare, la quasi totalità dei ragni che incontriamo normalmente, è del tutto innocua.

Chi certamente è ben lontano da questa fobia è il professor Fritz Vollrath, zoologo alla Oxford University, che, dopo anni di ricerche, ha scoperto che la «seta» dei ragni può essere usata per diverse applicazioni mediche in campo umano.

Riuscite a immaginare di avere una protesi di ginocchio fatta di ragnatele?

Se rispondete no, dovrete ricredervi perché la seta di queste tele è più resistente dell'acciaio ma molto più flessibile e le sue applicazioni in campo tecnologico e medico sono una realtà.

Così il ricercatore ha costruito sul tetto del suo ufficio, una serra dove vivono centinaia di paffuti ragni tessitori dorati e uno sciame di mosche per alimentarli.

La passione di Vollrath per i ragni lo ha portato in ogni parte del mondo, negli ultimi quarant'anni. Studiando il loro comportamento e soprattutto le incredibili capacità delle loro tele, lo zoologo ha lavorato a stretto contatto con gli architetti per la progettazione di edifici a base di ragnatele, e anche per reti destinate alla cattura di detriti spaziali, ma è nel campo medico che le sue ricerche sono diventate più interessanti.

«La tela di certi ragni - afferma lo scienziato - è in eccellente cicatrizzante perfettamente biocompatibile (quindi senza rigetto) e anche biodegradabile». I ragni dorati di Volrath producono sette tipi di tela diverse e una di queste di è rivelata ottima per gli impianti biomedici, come le protesi.

Il problema più arduo però era la produzione massiccia di questa tela e Volrath lo ha risolto ricorrendo a un particolare baco da seta, il cui secreto è riuscito a «mescolare» geneticamente a quello più resistente e non tossico del ragno. Sono così nati materiali, come l'Orthox, in grado di sostituire la cartilagine del ginocchio.

Sono già migliaia gli interventi effettuati in Usa ed, entro il 2018, Volrath crede che questi impianti verranno resi disponibili in tutto il mondo a un prezzo accessibile. Un altro ramo di questa ricerca è in fase di studio: è il Neurothox che promette di aiutare la rigenerazione del tessuto nervoso lesionato.

D'altronde molti animali poco «attraenti» o decisamente pericolosi hanno aiutato l'uomo a combattere o guarire numerose malattie. Una famosa famiglia di farmaci per curare l'ipertensione (gli Ace-inibitori) sono stati inizialmente estratti da un serpente velenoso australiano, il Ferro di Lancia.

Altri sette farmaci derivate dal veleno di animali, come sanguisughe, scorpioni e lucertole velenose, hanno ricevuto il benestare dell'Agenzia dei farmaci statunitense, la Fda, per trattare non solo disturbi cardiovascolari, ma anche dolore cronico e diabete.

Ancora oggi migliaia di persone vanno a Cuba per curare dolori e cancro con il molto discusso Escozul, derivato dal veleno di uno scorpione locale. Se domani vedete un ragno sul muro, magari non fategli una carezza ma non merita di finirci spiattellato sopra.

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