Referendum nefasto. Lo è stato per David Cameron quello sulla Brexit. Rischia di esserlo per Matteo Renzi quello sulle riforme costituzzionali che si terrà il prossimo autunno. In una corrispondenza da Roma dedicata alla prossima consultazione popolare l'Observer, il domenicale del Guardian, avverte il premier italiano del rischio (concretissimo) di fare la stessa fine di Cameron.
Come l'ex primo ministro britannico, in caso di sconfitta al referendum, anche Renzi potrebbe rischiare il posto. In passato lui stesso aveva legato la sua permanenza a Palazzo Chigi al risultato della consultazione popolare. Ma negli ultimi tempi, visti i risultati drammatici dei sondaggi, ha cambiato strategia evitando, quindi, di strumentalizzare il voto. Ma ormai è troppo tardi. Tanto che il referendum sulle riforme costituzionale sarà un voto pro o contro il governo e, soprattutto, pro o contro il premier.
Lo stesso giornale britannico fa notare a Renzi, che va in giro riptendo che "il voto sulle riforme non è un voto sul governo", che anche Cameron escludeva di dimettersi prima del referendum sulla permanenza nell'Unione europea. Poi ha finito per fare un passo indietro. Un precedente che, secondo il coloumnist dell'Observer, dovrebbe essere un campanello d'allarme per lo stesso Renzi.
Nella sua analisi l'Observer pronostica per l'Italia elezioni politiche anticipate.
In quel caso il Movimento 5 Stelle avrebbe la forza per "spingere il Pd fuori dal potere", arrivare al governo e indire un referendum sull'euro. Uno scenario complicato dai persistenti problemi del sistema bancario italiano e "il rallentamento della crescita dell'economia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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