Virginia Raggi di nuovo in procura a Roma per l'inchiesta per corruzione sullo stadio della Roma in cui è stato coinvolto anche l'ex presidente di Acea, Luca Lanzalone.
Già venerdì scorso il sindaco di Roma è stato sentito come persona informata dei fatti per chiarire il ruolo avuto dall'avvocato nella mediazione che ha portato al nuovo progetto dell'impianto del club giallorosso.
Secondo gli inquirenti, nel rapporto tra il costruttore Luca Parnasi e l'ex presidente di Acea Lanzalone è il nodo della "corruzione sistemica" che ruota attorno al progetto dello stadio. Lanzalone è il legale incaricato dalla giunta Raggi di seguire la trattativa per la modifica del progetto ma diventa uno dei più stretti collaboratori di Parnasi: i due, scrive la gip Mafia Paola Tomaselli nell'ordinanza, "procedono all'unisono elaborando insieme strategie che attengono al progetto". La stretta collaborazione, fa diventare Lanzalone "un soggetto indispensabile per realizzare i progetti" del costruttore, tanto che Parnasi lo soprannomina "Mr Wolf", citando il personaggio che risolve tutti i problemi nel film "Pulp Fiction". Le chat del Movimento 5 Stelle rivelerebbero che proprio a Lanzalone venivano affidati i dossier più critici.
Alfonso Bonafede, intanto, dagli studi di otto e Mezzo rigetta le accuse e sembra scaricare sulla Raggi le responsabilità sulla nomina di Lanzalone.
"Non ho niente da chiarire - dice il ministro della Giustizia - ho letto ricostruzioni fantasiose sul mio silenzio, che è dovuto solo al fatto che questa inchiesta non ha nulla a che vedere con me". E su Lanzalone: "Lo ha scelto la sindaca Raggi Gliel'ho presentato io insieme a Fraccaro. Siccome conoscevo un bravo avvocato l'ho presentato e lei, come sindaca, ha ritenuto di avvalersene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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