Rave party clandestino: in 5mila da tutta Europa

Mentre i gestori delle discoteche protestano e chiedono al governo una data certa per la riapertura dei locali, con il green pass e regole certe, il popolo della notte si scatena in un rave party clandestino in barba a qualsiasi misura anti-Covid

Rave party clandestino: in 5mila da tutta Europa

Mentre i gestori delle discoteche protestano e chiedono al governo una data certa per la riapertura dei locali, con il green pass e regole certe, il popolo della notte si scatena in un rave party clandestino in barba a qualsiasi misura anti-Covid. È accaduto a Tavolaia, nel comune di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, in un terreno privato dove sabato notte si sono dati appuntamento tra i cinque e i seimila giovani provenienti da tutta Europa, in particolare da Germania, Francia, Belgio e Spagna. Un maxi assembramento, organizzato sui social, tra musica techno sparata a tutto volume dalle casse piazzate su un camion, consumo di alcolici e stupefacenti. L'idea degli organizzatori era che il rave andasse avanti fino a domani, ma gli arrivi sono stati bloccati con tre check point sulle principali vie di accesso dalle forze dell'ordine e un migliaio di persone hanno già lasciato la festa abusiva. Anche se ieri pomeriggio c'erano ancora oltre tremila ragazzi. Un centinaio tra poliziotti, carabinieri e uomini della protezione civile sono intervenuti per gestire la sicurezza e facilitare il deflusso dei partecipanti. «Stiamo lavorando all'identificazione dei responsabili e dei promotori di questa iniziativa. Nel frattempo, proseguiamo nei controlli per impedire nuovi arrivi e teniamo alta e massima l'attenzione per tutelare il territorio e i residenti», ha detto il prefetto Giuseppe Castaldo al termine del tavolo urgente convocato su richiesta del sindaco di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella, preoccupata, assieme ai residenti, per la situazione che ieri ancora non accennava a rientrare. Circa 200-300 persone sono state identificate e adesso rischiano una denuncia per invasione di terreno privato. Al di là della musica altissima, udibile anche a centinaia di metri di distanza, e del caos provocato da centinaia di automobili e camper parcheggiati lungo le strade di accesso, non sono state segnalate particolari criticità. Sul posto, comunque, sono rimaste ambulanze e personale del 118 pronti a intervenire in caso di necessità. «Il prefetto di Pisa ha sotto controllo la situazione», ha assicurato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, dopo aver parlato con Castaldo. Impossibile intervenire per disperdere la folla: «Non avendo una polizia regionale, non posso proprio fare nulla», ha detto Giani.

Il sindaco di Santa Maria a Monte ha ricordato che già nel 2007 l'area in cui sono accampati i cinquemila giovani era stata teatro di un altro rave non autorizzato e ha ipotizzato che l'organizzazione di questo nuovo raduno sia partita dalla Francia.

«Il terreno in cui si svolge il rave è un'area con poche abitazioni sparse e abitualmente molto tranquilla, nei cui pressi sorge anche un osservatorio astronomico. Speriamo che questa situazione non faccia troppi danni. Ma potremo fare verifiche approfondite solo quando tutti saranno andati via».

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