Una Cortina di fuoco. Il Terzo Polo spara ad alzo zero sulla lussuosa fuga ampezzana del leader pentastellato Giuseppe Conte e della sua fidanzata, Olivia Paladino, tra interrogazioni parlamentari e colpi di fioretto del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che proprio a Cortina ha trascorso le sue vacanze. E infatti l'ex premier ed ex sindaco di Firenze, fresco di soggiorno nella celebre località del Bellunese, ha scelto di mettere in chiaro l'organizzazione della sua spedizione montana, chiedendo a Conte di fare lo stesso. «A fronte dell'articolo Conte, un grillino tutto d'Ampezzo, comparso oggi su Dagospia, nel quale si cita il senatore Renzi, si precisa per trasparenza che il senatore Renzi ha pagato il proprio soggiorno presso l'hotel in cui ha alloggiato a Cortina con un regolare bonifico bancario circa un mese prima», spiega una nota dell'ufficio stampa di Iv. «Nei giorni del Capodanno, infatti, trovare posto nella località montana veneta non è semplice e le strutture chiedono, giustamente, il pagamento anticipato», specifica il comunicato, che spiega poi come «la scorta del senatore Renzi, composta di due unità», abbia «alloggiato in altra struttura rispetto al senatore», pernottando «assieme alle scorte di altre personalità quali il Presidente del Senato e il ministro del Turismo», anche loro presenti a Cortina. Che Renzi, aggiunge la nota di Italia Viva, ha raggiunto «con auto privata», oltre a rientrare «da Cortina con auto privata». La precisazione dell'ex sindaco di Firenze sui dettagli del proprio viaggio, arrivata tramite l'ufficio stampa, fa coppia con l'interrogazione parlamentare della senatrice piemontese di Iv, Silvia Fregolent, che ha chiesto al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi lumi sulle vacanze cortinesi dell'ex presidente del Consiglio, in particolare per capire, come ricorda ancora il partito di Renzi, «quante persone della scorta hanno seguito l'onorevole Conte, in quale struttura abbiano alloggiato, con quanti mezzi si siano mossi e a quanto ammonti il costo per il contribuente». Sul sito del Grand Hotel Savoia la camera più economica prenotabile costa 1.500 euro, le suite molto di più. Ma né l'ex avvocato del popolo Giuseppe Conte né il suo Movimento hanno al momento replicato alle polemiche, commentato o fornito informazioni in merito al soggiorno a Cortina d'Ampezzo. A difenderlo ci ha pensato l'ex moglie, Valentina Fico, sostenendo in un'intervista al Corsera che il suo ex ha dormito lì una notte sola, e aggiungendo che era ospite della fidanzata «miliardaria», e che il costo della suite non era di 3mila euro a notte perché la compagna dell'ex premier «ha degli hotel, le fanno prezzi speciali». Versione che trova una mezza conferma proprio su Dagospia, che aveva pizzicato Conte sulla terrazza del Grand hotel, e che un paio di giorni fa ha pubblicato una foto di Olivia alla reception intenta a pagare la stanza. Ma sul conto di Conte, come detto, dal diretto interessato non è arrivata nemmeno una parola. Un silenzio che per Italia Viva è un errore e non aiuta a fare chiarezza.
«L'onorevole Conte, celebre per aver chiesto a Renzi di rinunciare alla scorta per andare a Palermo, ha tutto il diritto di andare in vacanza dove vuole», insiste e conclude la nota del partito dell'ex sindaco di Firenze, «purché paghi regolarmente e purché rispetti le altrui scelte, oltre che le fisiologiche regole di trasparenza previste dalla Camera dei Deputati e dalla Legge italiana».
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