Riforma del Fisco: tutto quello che c'è da sapere

Dalla riduzione delle aliquote Irpef all'accordo sul catasto, passando per l'introduzione dell'intelligenza artificiale. Tutte le novità della riforma

Riforma del Fisco: tutto quello che c'è da sapere

Dopo tanto discutere, è ormai pronto il testo con la nuova riforma del Fisco, per la quale l'iter parlamentare riprenderà dal prossimo 14 giugno. Ma quali sono i punti salienti del testo in esame? Parliamo della riforma dell’Irpef, dell'Ires e dell'Irap. C'è poi la riforma del catasto e il sistema duale, che sono stati motivi di duro scontro all'interno della maggioranza.

Riduzione delle aliquote Irpef

Come abbiamo detto, uno degli obiettivi principali del governo Draghi è stato quello di rivedere l'Irpef, applicando una "riduzione graduale delle aliquote medie effettive derivanti" dalla sua applicazione, partendo da quelle riferite ai redditi medio-bassi.

Lo scopo primario dell'esecutivo è quello di ridurre la pressione fiscale, specie in un momento di crisi come questo, in modo da incentivare l'offerta di lavoro. Si pensa ai giovani, soprattutto, e ai secondi percettori di reddito. Nel testo in esame, come ricordato da Il Corriere, si parla di una "razionalizzazione della struttura dell’Iva, con particolare riferimento al numero e ai livelli delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le diverse aliquote". In questo modo si vuole rendere più agevole la gestione e l'applicazione della suddetta imposta, così da migliorare il sistama e contrastare allo stesso tempo l'evasione fiscale.

Verso l'eliminazione dell'Irap

All'interno della riforma è previsto uno scivolo di due anni per coloro che si trovano in regime di flat tax con superamento del tetto dei 65mila euro di ricavi. Per due anni rimarrà un regime agevolato, non andando invece a ricadere sull'Irpef. La fase transitoria sarà decisa tramite decreti attuativi.

Intanto, all'articolo 3, si parla di semplificazione e razionalizzazione dell'Ires, con revisione dei costi parzialmente o totalmente deducibili. Mentre nell'articolo 5 si fa riferimento al superamento dell'Irap, che si avvia dunque all'eliminazione. Tale decisione, tuttavia, non dovrà arrecare "aggravi di alcun tipo sui redditi di lavoro dipendente o da pensione".

La riforma del catasto

Principale motivo di scontro, sul catasto sembra essere arrivato l'accordo. Grazie all'opposizione del centrodestra, nessun riferimento verrà fatto al valore patrimoniale degli immobili, ossia al loro prezzo di vendita a valori di mercato. All'attuale rendita catastale sarà associata "una rendita ulteriore, suscettibile di periodico aggiornamento", tramite l'impiego del DpR 138 del 1998. Non solo. La cosiddetta rendita ulteriore non sarà impiegata "per la determinazione della base imponibile".

Oltre a ciò, sarà introdotta la possibilità di consultare la banca dati Omi rivolgendosi all'Agenzia delle entrate.

Il cashback

Cavallo di battaglia del governo Conte, il cashback verrà principalmente applicato a quelle spese identificate come di natura socio-sanitaria. Non si dovrà più attendere il momento della dichiarazione dei redditi per avere la detrazione del 19% delle spese sostenute, questa infatti sarà erogata subito tramite apposite piattaforme telematiche. Questo, almeno, quanto si evince dal testo in esame. Il governo vuole mettere ordine fra le tanti detrazioni e deduzioni, "tenendo conto della loro finalità, con particolare riguardo alla tutela del bene casa, e dei loro effetti sull’equità e sull’efficienza dell’imposta e destinando le risorse derivanti dalla loro eventuale eliminazione o rimodulazione ai contribuenti soggetti all’Irpef con redditi medio-bassi".

L'uso dell'intelligenza artificiale

Nella lotta all'evasione, vengono assegnati nuovi poteri al Fisco, che avrà in dotazione una nuova arma per rintracciare i cosiddetti evasori. I controlli, come abbiamo già anticipato in precedenti articoli, saranno più serrati e invasivi, tramite l'incrocio di banche dati. Nell'articolo 1 del testo, si parla di "piena utilizzazione dei dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria, potenziamento dell’analisi del rischio, ricorso alle tecnologie digitali e intelligenza artificiale". Il governo mira a rafforzare il "regime di adempimento collaborativo", contenendo "gli spazi di elusione e di erosione dell’imposta".

I redditi da capitale

Viene fatto riferimento ad una progressiva revisione del trattamento fiscale "dei redditi personali derivanti dall’impiego del capitale", non solo quello mobile, ma anche immobile. In questo modo l'esecutivo ritiene di poter mettere ordine alle tante aliquote presenti in questo momento, dal 10% della cedolare secca sugli affitti al 26% sui capital gain.

Nessun passaggio a due sole aliquote come apripista a una sola, cosa temuta dal centrodestra, messo in allarme dalla possibilità di un conseguente aumento del prelievo su cedolare secca e Bot.

Via anche la "progressiva e tendenziale evoluzione del sistema verso un modello compiutamente duale".

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