Dopo lo scandalo "rimborsopoli", Luigi Di Maio prova a trovare la quadra dei conti in questa bufera che si è abbattuta sul Movimento Cinque Stelle. Il candidato premier grillino tanta la strada della difesa e tra le righe si dissocia da quanto accaduto: "Evidentemente ho sbagliato a fidarmi dell’essere umano, però c’è tempo per rimediare. Queste persone, una volta individuate, sono state subito allontanate. Sono una piccola percentuale rispetto alla stragrande maggioranza dei candidati e dei parlamentari che hanno fatto il loro dovere. Faremo diversi ’restitution day’ in questa campagna elettorale, perchè vogliamo dimostrare all’Italia che fare politica in maniera differente è possibile".
Poi mette nel mirino chi ha tradito i patti: "Entro la giornata ci daranno tutti i dati che pubblicheremo. Una cosa è certa: sul Fondo ci sono 23 milioni 468 mila euro. Ciò significa che il Movimento ha restituito decine di milioni di euro di stipendi.
In questi giorni lo diremo ovunque, perchè sarà un boomerang per gli altri partiti che in questi anni hanno rubato soldi ai cittadini. Chi ha fatto il furbo sarà messo fuori. Da questi dati - ha aggiunto Di Maio - si evince che siamo l’unica forza in Italia che ha tenuto fede alle promesse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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