Slitta il faccia a faccia tra Draghi e Conte

Rinviato l'incontro previsto per oggi pomeriggio: il cambio di programma è legato alla tragedia sulla Marmolada. Il premier e il leader del M5S si incontreranno mercoledì pomeriggio

Slitta il faccia a faccia tra Draghi e Conte

L'incontro tra Mario Draghi e Giuseppe Conte, previsto per oggi pomeriggio, è slittato: il cambio di programma è stato dettato dalla tragedia sulla Marmolada, motivo per cui entrambi hanno concordato di rinviare il faccia a faccia. Lo fanno sapere da Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio e il leader del Movimento 5 Stelle si incontreranno nel pomeriggio di mercoledì, precisamente alle ore 16:30. Di conseguenza è arrivato lo stop anche al Consiglio nazionale del M5S, inizialmente in programma alle 13 di oggi.

Draghi è atterrato all'aeroporto di Verona e sta proseguendo il viaggio verso Canazei, in Val di Fassa. Le difficoltà legate alle condizioni meteo non hanno consentito all'elicottero di atterrare a Canazei. Ad attendere il capo del governo ci saranno i governatori Maurizio Fugatti (Provincia autonoma di Trento), Luca Zaia (Veneto) e Arno Kompatscher (Alto Adige). Il tutto ha comportato un allungamento dei tempi della visita sui luoghi della tragedia.

Il faccia a faccia

Il colloquio a quattrocchi tra Draghi e Conte ha nelle intenzioni la ricerca di una tregua: il Movimento 5 Stelle denuncia una serie di "provocazioni" politiche, chiede maggiore incisività e considerazione nell'agenda del governo. L'avvocato ha già in mente il documento delle priorità, un elenco di questioni su cui non verranno accettati accordi al ribasso. Dal reddito di cittadinanza al salario minimo, passando per il "no" al termovalorizzatore a Roma: sono questi i paletti che verranno fissati.

I due si incontreranno dunque tra due giorni, nel tentativo di ricucire ed evitare uno strappo. Draghi è stato chiaro: il governo non ci sarà più senza i 5 Stelle, non sarà disposto a guidare un nuovo esecutivo in questa legislatura. Inoltre il leader del Movimento vuole fare luce sulle presunte telefonate tra il premier e Beppe Grillo per chiedergli di metterlo all'angolo. Nonostante le smentite del caso, i sospetti non sono ancora stati cancellati.

Il Consiglio nazionale

Come detto in precedenza, anche il Consiglio nazionale del M5S è stato rinviato: l'incontro dei vertici grillini dovrebbe tenersi mercoledì, convocato prima del faccia a faccia tra Draghi e Conte. "Essendo Draghi ora a Canazei, farlo tornare in questa situazione era fuori luogo. Quindi ci aggiorniamo", è il messaggio visionato dall'Adnkronos con cui il vicepresidente Riccardo Ricciardi avrebbe dato l'annuncio.

Il leader del Movimento 5 Stelle vuole ottenere un mandato forte e chiaro in occasione dell'incontro con il premier. Come rivelato da Michel Dessì su ilGiornale, ci sarebbe una nota riservatissima pronta a trasformarsi in addio qualora il colloquio non dovesse essere positivo.

L'avvocato però sa benissimo che anche il solo appoggio esterno potrebbe non solo innescare una crisi di governo, ma anche provocare la fine anticipata della legislatura. A quel punto, come già Dario Franceschini ha avvertito, l'alleanza con il Partito democratico andrebbe in soffitta. Il che potrebbe portare il M5S all'isolamento politico.

Perciò Conte sarà chiamato a prendere una decisione di rilievo: ascoltare la base e trasferirsi all'opposizione per porre fine all'insofferenza oppure continuare a

sostenere il governo guidato da Mario Draghi per blindare l'asse con il Pd di Enrico Letta? L'impressione è che il leader 5 Stelle possa recitare con tanto di voce grossa, senza però avere la forza di strappare.

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