Roma non ha mai vissuto una crisi e un degrado così grave. Dopo l'emergenza rifiuti, arriva quella della siccità. Un vero paradosso per la Capitale degli acquedotti. Ormai il razionamento dell'acqua è imminente e Forza Nuova ha deciso di passare alle maniere forti.
"Quello che per duemila e più anni è stato il vanto di Roma, il sistema di approvvigionamento e smaltimento idrico, in poco più di settant'anni di democrazia è stato completamente reso inefficiente. E per la prima volta nella sua storia, Roma rimane senza acqua", dichiara Giuliano Castellino, leader di Roma ai Romani, formazione collegata a Forza Nuova che dà la colpa di questa emergenza allaparziale privatizzazione di Acea, per metà di proprietà del Comune di Roma, e per l'altra metà di proprietà francese e della famiglia Caltagirone."Ovviamente, - aggiunge - a pagare sono le periferie, che da settimane sono costrette a rinunciare all'acqua nelle ore notturne. Previsto a breve un sistema di razionamento ancora più rigido". Roma ai Romani, pertanto, metterà in pratica il motto a mali estremi, estremi rimedi.
"Se entro 24 ore il governo non requisisce le fonti di acqua minerale per la distribuzione gratuita ai romani, non storna le bollette dell'acqua per il 2017 e non nomina un commissario straordinario per Acea, avviando le pratiche per
la nazionalizzazione integrale della società, noi - minaccia Castellino -cominceremo a prelevare l'acqua minerale dai supermercati, per distribuirla gratuitamente al popolo. Un atto di forza dovuto. Siete avvisati."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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