A Roma passeggeri prigionieri in metrò

Gli addetti avevano chiuso le uscite per fine turno senza controllare che tutti i viaggiatori fossero usciti

RomaChiusi dentro, nella metrò deserta, a notte fonda, con i cancelli sbarrati e neanche un'anima a cui chiedere aiuto. Con la prospettiva di dover trascorrere la notte in quei tunnel, che di giorno solo affollatissimi e non fanno paura ma quando cala il buio sono tutta un'altra storia. Solo a Roma può accadere che gli addetti della metropolitana mettano il catenaccio ai cancelli di una stazione senza accertarsi prima che dentro non ci siano più viaggiatori. E che l'assessore ai Trasporti dica rassegnato, riferendosi all'Atac, l'azienda di trasporto capitolina: «Questa è l'azienda che abbiamo». Quasi invitando i cittadini a farsene una ragione.

A vivere quest'incubo sono stati, nella notte tra sabato e domenica, quattro ragazzi che dopo aver tirato tardi stavano tornando a casa, uno studente di 22 anni, Lorenzo R., che viaggiava da solo e che ha raccontato la sua storia al Corriere della Sera on li ne , e altri tre compagni di sventura che si sono trovati nelle sue stesse condizioni. I ragazzi erano saliti sull'ultimo treno in direzione Battistini alle ore 1.47 ed erano scesi alla stazione Flaminio, zona centralissima. Lorenzo stava camminando da solo verso l'uscita quando ha visto gli altri tre giovani tornare indietro dal tunnel preoccupati perché avevano appena trovato l'uscita bloccata. L'inevitabile panico è stato fortunatamente stemperato dal fatto di essere in quattro e di avere i telefonini in tasca, con i quali hanno cominciato a chiamare a raffica i soccorsi, prima il 112, dove però non rispondeva nessuno, poi dopo qualche tentativo andato a vuoto il 113. L'operatore, incredulo, ha mandato subito una pattuglia di vigilantes, che in pochi minuti li ha tirati fuori. In tutto l'incubo è durato oltre mezz'ora, alle 2,25 i quattro erano in salvo. La rabbia, però, quella ci ha messo un po' ad essere smaltita. «Com'è possibile che l'Atac non si coordini per la chiusura delle stazioni?», si chiede Lorenzo.

L'azienda municipale romana ha avviato un'indagine interna, ma comunque dice di essere parte lesa in questa vicenda perché il servizio è affidato ad una società esterna. «Se emergeranno inadempienze - fanno sapere dall'Atac - ci rivarremo su di loro. La procedura, infatti, prevede che i cancelli vengano chiusi dopo l'arrivo dell'ultimo treno e dopo aver effettuato la “bonifica” della stazione, cioè verificato che non ci siano passeggeri». Un passaggio, quest'ultimo, che sabato notte deve essere saltato. «Speriamo facciano un po' di attenzione in più - dice ora l'assessore Esposito - passo la giornata a fare solleciti e rimproveri, d'altronde questa è l'azienda dei trasporti che c'è a Roma: neanche fanno un giro in stazione per assicurarsi che non ci sia nessuno». Ma per il Codacons non basta cospargersi il capo di cenere. Serve di più.

«Si cominci con il far cadere qualche testa, licenziando i responsabili della stazione Flaminio e punendo con provvedimenti severi chi crea disagi all'utenza», dice il presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, che chiede alla Procura di aprire un'indagine per sequestro di persona.

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