Il ministo dell'Interno, Matteo Salvini, è stato iscritto nel registro degli indagati dal procuratore di Agrigento nell'ambito dell'inchiesta sul caso Diciotti insieme al capo di gabinetto del ministro. L'ipotesi è sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio. Ma come funziona il Tribunale dei ministri che seguirà l'iter giudiziario del vicepremier?
Innanzitutto, il Tribunale dei ministri è un collegio costituto presso il Tribunale del capoluogo del distretto di Corte d'appello competente per territorio, dove appunto è stato commesso il presunto reato. In questo caso, quindi, Palermo per Agrigento. L'organo ha tre mesi per svolgere le indagini preliminari e, una volte terminate, il pm può disporre l'archiviazione o richiedere il rinvio a giudizio trasmettendo gli atti al procuratore della Repubblica, che li rimetterà a sua volta al Presidente del Senato.
Starà poi alla Giunta per le autorizzazioni a procedere decidere attraverso la maggioranza assoluta. Si potrà negare l'autorizzazione qualora si ritenga che il ministro indagato abbia agito «per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di governo. Se invece il Parlamento concederà l’autorizzazione a procedere, restituirà gli atti al Tribunale dei ministri affinché continui il procedimento secondo le norme processuali ordinarie e i relativi gradi di giudizio.
Il ministro
- essendo anche parlamentare -non potrà essere arrestato, intercettato o perquisito senza l'autorizzazione della Camera salvo sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è obbligatorio il mandato di cattura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.