Ecco come funziona il tribunale dei Ministri che ora dovrà indagare Salvini

Il Tribunale che si occuperà del ministro dell'Interno ha tre mesi per svolgere le indagini preliminari

Ecco come funziona il tribunale dei Ministri che ora dovrà indagare Salvini

Il ministo dell'Interno, Matteo Salvini, è stato iscritto nel registro degli indagati dal procuratore di Agrigento nell'ambito dell'inchiesta sul caso Diciotti insieme al capo di gabinetto del ministro. L'ipotesi è sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio. Ma come funziona il Tribunale dei ministri che seguirà l'iter giudiziario del vicepremier?

Innanzitutto, il Tribunale dei ministri è un collegio costituto presso il Tribunale del capoluogo del distretto di Corte d'appello competente per territorio, dove appunto è stato commesso il presunto reato. In questo caso, quindi, Palermo per Agrigento. L'organo ha tre mesi per svolgere le indagini preliminari e, una volte terminate, il pm può disporre l'archiviazione o richiedere il rinvio a giudizio trasmettendo gli atti al procuratore della Repubblica, che li rimetterà a sua volta al Presidente del Senato.

Starà poi alla Giunta per le autorizzazioni a procedere decidere attraverso la maggioranza assoluta. Si potrà negare l'autorizzazione qualora si ritenga che il ministro indagato abbia agito «per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di governo. Se invece il Parlamento concederà l’autorizzazione a procedere, restituirà gli atti al Tribunale dei ministri affinché continui il procedimento secondo le norme processuali ordinarie e i relativi gradi di giudizio.

Il ministro

- essendo anche parlamentare -non potrà essere arrestato, intercettato o perquisito senza l'autorizzazione della Camera salvo sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è obbligatorio il mandato di cattura.

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