Sarà forse la risposta a tutti gli attacchi ricevuti, fatto sta che Matteo Salvini ha messo nel mirino Gad Lerner. Durante una diretta Facebook da Roma, il leader della Lega ha tuonato: "Il cambiamento si tocca con mano quasi dappertutto, dico quasi perché se penso alla Rai, ahimè, tocco un tasto dolente: da settimana prossima torna in video Gad Lerner con cinque trasmissioni. Se la Rai del cambiamento passa attraverso il ritorno in linea di Gad Lerner... E Fazio, e Saviano, e Gad Lerner... manca Michele Santoro e poi abbiamo chiuso il cerchio".
Il ministro dell'Interno, rivolgendosi all'ad della Rai Fabrizio Salini, ha poi aggiunto: "Poi dicono che siamo noi a controllare la Rai... mi viene da sorridere. Questo è il cambiamento? Lo chiedo all'amministratore delegato della Rai. Allora tanto vale rimettere lì Orfeo, Renzi, Letta o Gentiloni. Mi limiterò a chiedere quanto costa, quanto prende, con quanta gente arriva a lavorare Gad Lerner".
A difendere il giornalista si è scomodato il leader del Pd Nicola Zingaretti.
Che ha dichiarato: "Ci risiamo. Io sento solo il pessimo odore dell'arroganza del potere che tenta di limitare la libertà di pensiero. Lo stesso che ha portato a colpire con una sospensione la professoressa Dell'Aria a Palermo".
Trovo però squallido che Zingaretti, nostalgico odontotecnico di regimi pravdiani, non rilevi l’improponibilità di incarichi televisivi a personaggi che, dall’alto di altrui sinistri yacht, sputino sul voto a loro non gradito tacciandolo come espressione di disprezzabili classi “subalterne”. Non è questione di soldi, ma di rispetto di chi comunque,subalterno o no, è tenuto a pagare il canone.
Non pubblicate, sono abituata, ma mi solleva la giornata poter scrivere il mio totale disprezzo per Salvini.
Che delusione Foa!