Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato a parlare dello scenario che ci attende nel corso dei prossimi mesi, dunque delle misure che andranno o non andranno prese, rispondendo a quanto dichiarato dal ministro Roberto Speranza in queste ore.
Per il vertice del Carroccio, le ultime parole in merito pronunciate dal ministro Roberto Speranza sembrano per lo più ingiustificate. Anzi, se gli scenari ipotizzati dal membro del governo presieduto da Mario Draghi dovessero concretizzarsi - ha lasciato intendere l'ex ministro dell'Interno - allora le responsabilità politiche sarebbero proprio di Speranza. Perché significherebbe essere caduti in qualche errore.
Alla fine del consiglio federale della Lega, così come ripercorso dall'Adnkronos, Matteo Salvini ha infatti detto quanto segue: "Non capiamo l'allarmismo anzitempo di Speranza, perchè deve parlare di chiusure e lockdown. Più del 70% degli italiani è vaccinato, c'è il green pass: le chiusure sarebbero un suo fallimento. Se parli di chiusure hai sbagliato qualcosa". La situazione del Belpaese, insomma, non dovrebbe prevedere rinnovate misure restrittive. Ma Speranza, forse, ha comunque voluto mettere le mani avanti, rilasciando dichiarazioni con un indirizzo diverso, almeno rispetto all'impostazione salviniana, nel corso di una fase animata dal dibattito politico.
Il ministro della Salute, infatti, ha associato l'eventualità di nuove chiusure all'andamento della campagna vaccinale: "I vaccini - ha fatto presente Speranza, parlandone con Il Corriere della Sera - salvano la vita delle persone. In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure". Ma i dati - come ha premesso Salvini nelle sue considerazioni - parlano di una campagna vaccinale che sta procedendo bene, oltre a tutti gli strumenti che sono stati predisposti. E della stessa opinione è stato Mario Draghi in una delle sue ultime conferenze stampa.
L'ex ministro dell'Interno, con le frasi pronunciate a margine dell'assemblea leghista, ha pure rinnovato un messagio di fiducia diretto alla popolazione tutta: "Io mi fido degli italiani, che stanno rispondendo alla grande. Non voglio imporre loro nuovi obblighi o nuove restrizioni. Chiederò a Draghi che intenzioni ha", ha aggiunto, così come ripercorso dall'Agi. Il leader leghista, dunque, sembra pronto a fare pressing sulle ricette che verranno predisposte nei prossimi mesi. Sul Green Pass, oltre a rispondere ad una domanda che verteva sull'obbligatorietà e le persone che lavorano all'interno del settore della Funzione pubblica, il vertice del Carroccio ha voluto porre ulteriori accenti.
Sottolineature che sembrano puntare ad evitare un utilizzo esteso in maniera ulteriore: "Il green pass meno complica la vita alle persone meglio è - ha continuato Salvini -. I governatori hanno ragione: dicono che pensare al green pass per il trasporto pubblico locale è una follia.
E quindi mi auguro che nessuno voglia complicare la vita a milioni di italiani perchè ci sono ancora milioni di italiani che, per scelta o impossibilità, non sono coperti". Sostegno, dunque, ai governatori che vogliono scongiurare la necessità di possedere il certificato verde per poter utilizzare i mezzi di trasporto pubblici.
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