Nella due giorni in Sicilia prima o poi sarebbe arrivato il tanto botta e risposta, che da mesi va va avanti tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il vicepremier ha preferito andare dove sapeva di essere accolto bene come poi è successo a Bagheria, con la piazza strapiena di gente, e a Monreale dove ad attenderlo c'erano almeno tremila persone. Alla visita istituzionale al capoluogo ha preferito l'inaugurazione del nuovo commissariato di polizia di Corleone. Oggi invece il tour prosegue a Gela e Mazara del Vallo.
Nonostante i due sfidanti non si siano incrociati, l'eco delle dichiarazioni non si è fatto attendere e segue una querelle infinita che va avanti da settimane. "A Palermo tutti sono palermitani! Credo che Salvini continui ad essere ossessionato da quel che accade a Palermo perché la nostra città, dichiarata dall'Istat quella più sicura d'Italia, secondo i dati del Viminale, conferma che la vera sicurezza si ottiene con il riconoscimento dei diritti, con il dialogo fra le persone, con l'accoglienza e la solidarietà. Non seminando odio". Così, il sindaco Leoluca Orlando ha replicato stamattina al vicepremier Matteo Salvini che ieri sera a Bagheria, nel palermitano, ha annunciato: "Il prossimo a fare gli scatoloni sarà Orlando", dopo avere detto dal palco: "Orlando chi? Non lo conosco – ha detto, sul palco di Bagheria, facendo esplodere la piazza in un applauso –. Ogni volta che mi chiamano per dirmi arriva un barcone, lui dice me li prendo io a Palermo. Non faccia il fenomeno“. Poi ha proseguito: “In Italia e in Sicilia comunque non si arriva più, si arriva se si ha diritto. Ci sono troppi italiani senza lavoro: prima gli italiani, poi se avanza qualcosa arriverà ai cittadini stranieri. È buon senso e legittima difesa”. Infine la stoccata finale: "Farebbe bene a preoccuparsi della città di Palermo e dei palermitani".
E ieri in occasione della festa della Liberazione, Orlando aveva dichiarato. "Quella di oggi è una festa di ringraziamento e di futuro. Una festa della Repubblica con riflessioni e sorrisi e non con slogan e risate. Dobbiamo rendere grazie ai partigiani che hanno combattuto il potere nazifascista e ai sindacalisti che hanno combattuto il potere mafioso; entrambi ponendosi come Padri della Costituzione a garanzia dei diritti inviolabili della persona umana mortificati dal potere nazifascista e dal potere mafioso.
Se Orlando ha risposto via Facebook, Salvini ha preferito usare Twitter con alcuni scatti da Bagheria:
Bagheria (Palermo), SPETTACOLARE!!!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 25 aprile 2019
Fate girare voi queste foto perché tivù e giornaloni faranno di tutto per nasconderle.
Avanti tutta! pic.twitter.com/q38cYG0olu
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