Sardine, partigiani e Bella ciao. E a Milano spunta pure Saviano

In piazza Duomo un'altra piazza anti Lega. Lo scrittore di Gomorra: "Un caffè con Salvini? Me lo avvelenerebbe"

Sardine, partigiani e Bella ciao. E a Milano spunta pure Saviano

La manifestazione delle Sardine, convocata per il pomeriggio in piazza dei Mercanti a Milano, è stata spostata in piazza Duomo. Le persone hanno affollato la piazza nonostante la pioggia battente. In tanti hanno scandito lo slogan che è diventato protagonista delle manifestazioni delle ultime settimane, da Nord a Sud: "Milano non si Lega". L'ennesima piazza contro Salvini, insomma. Niente di nuovo sotto la pioggia. Tra la gente sfilano ex militanti di Rifondazione Comunista, c'è il dem Majorino, Ornella Vanoni e anche lo scrittore Roberto Saviano.

Sul palco alcuni ragazzi leggono gli articoli della Costituzione. Il coro di Bella ciao, intonato da tutta la piazza, si alterna a insulti ritmati indirizzati a Matteo Salvini e ad altri slogan come "Ora e sempre resistenza", "Siamo tutti antifascisti", "Chi non salta un fascista è".

"In piazza Duomo a Milano non c'è nessun vaffa o nessun leader. Solo la voglia di incontrasi, ragionare e decidere insieme. Ed erano anni che in questo Paese questo non accadeva. La sardina è un pesce che da solo sembra fragile ma che insieme risale fiumi e fa cose straordinarie. Siamo molti, molti più di quelli che pensiamo. Questa piazza e queste piazze devono smontare le balle e queste piazze devono essere non solo contro ma in difesa dei diritti. Questa democrazia la stanno erodendo, ma le Sardine questo lo stanno impedendo", ha dichiarato Saviano. Che poi ha aggiunto: "Questa piazza non si piega al leader o al leaderino di turno. Ci sono persone di diverse, c'è un bel clima di sorrisi e di cordialità. Questa è una piazza di resistenza alla Lega. Salvini si sta preoccupando tantissimo perché finora era riuscito a gestire la situazione con i numeri e con i social che sono la sua artiglieria più pesante. Non credevo, ma sta iniziando a spaventarsi moltissimo, ed è un segnale positivo". E ancora: "Io leader delle Sardine? Non lo so fare. In tanti si riconsocono nel mio lavoro, in quello che ho fatto in questi anni e capiscono anche la mia solitudine. Prendere un caffè con Salvini? Non credo, lui non vorrebbe. Al massimo me lo avvelenerebbe".

In piazza anche Mattia Santori, uno dei promotori del movimento delle Sardine, il quale ha spiegato: "Per il momento noi dobbiamo rimanere lontani dalla politica, dobbiamo restare una

piazza fluida e libera come siamo adesso. Noi non siamo interessati a incontrare esponenti di quella politica che contestiamo e che in questi anni ha contribuito a disgregare in maniera impressionante il tessuto sociale".

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