Sbarchi, Renzi se ne lava le mani: "Guai causati da Maroni"

Sugli immigrati il premier ribatte al centrodestra: "Guai combinati da chi oggi urla". Ma non dice che il suo governo ha aperto le frontiere a centinaia di migliaia di clandestini

Sbarchi, Renzi se ne lava le mani: "Guai causati da Maroni"

Gli immigrati ci invadono? I centro di prima accoglienza sono al collasso? Le Regioni sono costrette a ospitare più clandestini di quanti non possano collocare? Matteo Renzi scarica le colpe sul governo Berlusconi, o meglio sull'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni che oggi guida la rivolta dei governatori del Nord. "La polemica italiana è comprensibile solo per chi non ricordi cosa è accaduto in questi anni - ha detto il premier nel corso della conferenza stampa al termine del G7 - la politica del ’facciamo tutto da solì, ’non chiediamo aiuto all’Europa' è figlia della decisione di un governo precedente, e quella di dividere i migranti tra le regioni è stata presa da Maroni, che ora si è svegliato e dice il contrario".

Dal governo non arriverà mai un mea culpa. Questo ormai è accertato. Non ammetteranno di aver aperto le porte dell'Italia a disperati e violenti. Solo l'anno scorso, grazie ai tentennamenti di Letta e Renzi, ne sono sbarcati quasi 180mila. Quest'anno, grazie alle fallimentari politiche di Alfano, ne sono già arrivati 55mila. E non solo Renzi non è riuscito a imporsi in Europa, ma sta addirittura trovando un comodo alloggio per tutti i clandestini che sbarcano in Italia. "Sarebbe facile buttarla in una polemica tra i partiti che non ha senso e che però non interessa ai cittadini", si difende il presidente del Consiglio richiamando i governatori del centrodestra, che si sono opposti ai suoi diktat, a "recuperare il buon senso". Nel corso della conferenza stampa Renzi non fa alcun mistero di avercela con i governatori di Forza Italia e Lega Nord e, in particolar modo, con Maroni. Li accusa apertamente.

"La risoluzione dell’Onu se viene è una buona cosa - tuona - ma non è che con la risoluzione dell’Onu con l’abbattimento di due barconi si risolve il problema. Il problema non si risolve urlando 'abbattiamo le prefetture', ma con il lavoro". E alla minaccia del governatore della Lombardia di tagliare i fondi ai Comuni che ospiteranno i profughi, Renzi replica proponendo di premiare economicamente i sindaci che lo fanno. "Il problema dell’immigrazione esiste - conclude - ma il tema è se continuare a urlare e utilizzare il metodo Maroni, dividendo in tutte le regioni, oppure coinvolgere l’Europa investendo nella cooperazione". E puntualizza: "Non siamo in presenza di una situazione da descrivere con toni apocalittici perché il sistema sta dimostrando di sapere reagire.

Chi parla di immigrazione con toni apocalittici lo fa per non guardare ai risultati economici. È il business della paura". Insomma, la solita letteratura buonista della sinistra che non ha mai portato da nessuna parte. Se non a schiantarci contro un muro.

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