Uno scandalo a luci rosse ferma Morales

Vince il "no" al quarto mandato. Per colpa di una donna

Uno scandalo a luci rosse ferma Morales

Sognava il ventennio al potere Evo Morales, il presidente dei cocaleros così si chiamano i produttori di coca che da oltre dieci anni guida incontrastato la Bolivia. Già perché, sino allo scorso 3 di febbraio, lui era sicuro di vincerlo il referendum che l'altro ieri ha mobilitato i boliviani e che fosse passato il «Sì» - gli avrebbe consentito di modificare per l'ennesima volta la Costituzione e candidarsi alla presidenza per la quarta volta di fila. Un piano studiato col suo vice, l'ex guerrigliero comunista Álvaro García Linera, che avrebbe consentito ai due di rimanere «in sella» sino al 2026 invece di «andare in pensione con una quindicenne nel 2019», come ripete spesso il numero due di Evo.

A sconvolgere i piani di Morales il giornalista Carlos Valverde, che denuncia in diretta tv che il presidente ha avuto un figlio segreto da una sua giovane amante, Gabriela Zapata Montaño, che frequentava sin dall'epoca in cui non era neanche ancora alla guida della Bolivia. E che oggi l'ex amante ragazzina di Evo firma contratti milionari con lo Stato in qualità di alta dirigente di una multinazionale cinese, la Camc, che fattura 4 volte il Pil della Bolivia. Morales conferma la relazione ma nega ogni possibile favore nei confronti della bellona.

Poi afferma che da nove anni non vede più Gabriela. Peccato solo che una foto, con i due avvinghiati al Carnevale del 2015, lo smentisca clamorosamente. Morales accusa il solito «complotto dell'impero Usa» ma stavolta i boliviani non gli credono. E vince il «No».

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