Se il McDonald's si pappa l'Expo

È giusto che il marchio più visibile dell'Esposizione universale sia quello del fast food più famoso del mondo, "main sponsor" della manifestazione?

Se il McDonald's si pappa l'Expo

Una «M» gialla che appare dalla tangenziale di Milano a indicare, come una stella cometa, il sito di Rho-Fiera dove il 1 maggio si aprirà Expo. Sono tanti gli automobilisti che hanno notato l'insegna di McDonald's campeggiare a nord della metropoli milanese.

E la domanda ha cominciato a serpeggiare sui social network: è giusto che il marchio più visibile dell'Esposizione universale sia quello del fast food più famoso del mondo, «main sponsor» della manifestazione? Un dibattito che sta unendo paladini no global e sostenitori moderati dell'impresa italiana e che affonda le sue radici nella polemica lanciata da «Slow food»: «Non conta solo nutrire il pianeta, come recita lo slogan di Expo, ma anche “come”». Polemica fomentata da un sondaggio di «Ballarò» ostile a CocaCola e McDonald's come sponsor. A rendere ancora più attuale la «battaglia» fra detrattori e sostenitori dell'hamburger all'Expo, il fatto che i punti vendita milanesi si stanno moltiplicando e che ieri al «villaggio McDonald's di via del Burchiello hanno preso il via le selezioni per 50 nuove assunzioni.

- Piuttosto della "M" gialla meglio la "M" di mozzarella / Camillo Langone

- Ma per "nutrire il pianeta" non basta il filetto a km zero / Marco Zucchetti

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